> > Conte firma nuovo Dpcm, coprifuoco dalle 22, "salvi" parrucchieri

Conte firma nuovo Dpcm, coprifuoco dalle 22, "salvi" parrucchieri

featured 1199140

Roma, 4 nov. (askanews) - Coprifuoco in tutta Italia dalle 22, mostre e musei chiusi, capienza sui mezzi pubblici al 50%, didattica a distanza al 100% alle superiori, sospesi i concorsi, chiusi i centri commerciali nei fine settimana e nei festivi, "salvi" estetisti e parrucchieri. Questo l'impian...

Roma, 4 nov. (askanews) – Coprifuoco in tutta Italia dalle 22, mostre e musei chiusi, capienza sui mezzi pubblici al 50%, didattica a distanza al 100% alle superiori, sospesi i concorsi, chiusi i centri commerciali nei fine settimana e nei festivi, “salvi” estetisti e parrucchieri. Questo l’impianto a grandi linee del nuovo Dpcm firmato nella notte dal presidente del Consiglio Giuseppe Conte, che istituisce però tre zone con diverse restrizioni a seconda della situazione epidemiologica.

Nelle zone “verdi” le misure appena citate, in quelle “arancioni”, ulteriori restrizioni, tra cui il ritorno delle certificazioni per gli spostamenti in entrata e in uscita dai territori, il divieto di spostarsi tra comuni, salvo che per comprovate esigenze, chiusi bar e ristoranti, consentito il delivery fino alle 22.

Nelle “zone rosse”, dove il livello di rischio è considerato alto, le nuove misure sono simili al lockdown di primavera: vietati gli spostamenti nei territori salvo che per comprovate necessità (lavoro, urgenza, salute), chiusi i negozi, ad eccezione di alimentari, tabaccai, edicole, farmacie; bar, pasticcerie, gelaterie e ristoranti chiusi, salvo che per le consegne a domicilio entro le 22; sospese le attività sportive, anche nei centri all’aperto, si potrà fare attività motoria nei pressi della propria abitazione; la didattica a distanza viene applicata dal secondo anno di scuola secondaria di primo grado. Restano aperte le attività di parrucchieri, barbieri ed estetisti.

Le nuove norme, discusse con i delegati delle Regioni, saranno in vigore dal 5 novembre fino al 3 dicembre. Attesa ora la classificazione delle Regioni in base al rischio.