> > Zelensky gela Meloni in conferenza stampa: “A Berlusconi non hanno mai bomb...

Zelensky gela Meloni in conferenza stampa: “A Berlusconi non hanno mai bombardato la casa”

Nel corso della conferenza stampa organizzata a Kiev, Volodymyr Zelensky ha gelato Giorgia Meloni scagliandosi contro Silvio Berlusconi.

Nel corso della conferenza stampa organizzata a Kiev, Volodymyr Zelensky ha gelato Giorgia Meloni scagliandosi contro Silvio Berlusconi.

Una domanda su Silvio Berlusconi ha portato il gelo tra Giorgia Meloni e Volodymyr Zelensky mentre i due leader erano impegnati in una conferenza stampa organizzata nel cuore di Kiev.

Zelensky gela Meloni in conferenza stampa: “A Berlusconi non hanno mai bombardato la casa”

Sembrava filare tutto liscio a Kiev. L’incontro tra il presidente del Consiglio Giorgia Meloni e il suo omologo ucraino Volodymyr Zelensky ha avuto inizio alle 11:30 di martedì 21 febbraio. L’arrivo della Meloni è avvenuto con tre ore di ritardo rispetto alla tabella di marcia ma il tempo a disposizione è comunque stato sufficiente per visitare Bucha e Irpin, simbolo della resistenza ucraina all’invasione russa. Tutto procedeva secondo i piani con il premier italiano che ha più volte ribadito il sostegno dell’Italia al Paese guidato da Zelensky. E l’ennesima gaffe internazionale di Silvio Belusconi pareva essere stata dimenticata. O, almeno, così è stato fino a quando non si è tenuta la conferenza stampa.

Sono stati i giornalisti, infatti, a porgere a Zelensky una domanda sul leader di Forza Italia. Ironia della sorte, la domanda è stata ripetuta in inglese da Meloni in quanto il presidente ucraino ha avuto un problema con l’auricolare della traduzione e non è riuscito a sentire cosa i cronisti gli avessero chiesto.

Dopo aver ascoltato la domanda, il leader di Kiev è rimasto in silenzio per qualche secondo probabilmente lasciando che gli tornassero alla mente le parole del Cavaliere che lo ha accusato di essere il vero responsabile dell’invasione russa. “La casa di Berlusconi non è mai stata bombardata dai missili”, ha tuonato Zelensky. “Non è mai successo che un suo partner russo arrivasse con i carri armati in giardino, nessuno ha ammazzato i suoi parenti. Il signor Berlusconi non ha mai dovuto fare la valigia alle tre di notte per scappare, non ha visto sua moglie che deve trovare cibo per la famiglia… e tutto questo grazie all’amore fraterno della Russia”, ha rimarcato.

Il premier italiano ribadisce il sostegno del Paese a Kiev

Lasciando trapelare quanto evidentemente era riuscito a dissimulare nell’intervista rilasciata a Repubblica, Corriere della Sera e Sole 24 Ore, Zelensky ha poi continuato: “Auguro la pace a tutte le famiglie italiane, anche a quelle che non sostengono l’Ucraina. I russi ci tolgono la vita. Per avere un pensiero onesto sul mio Paese certi politici devono venire qua, vedere la scia di sangue che ci è stata inflitta dalla Russia. Dopo parliamo”.

A questo punto, Meloni ha ripreso la parola, precisando: “Al di là di alcune dichiarazioni, nei fatti la maggioranza è sempre stata compatta. Per me valgono i fatti e i fatti sono che qualsiasi cosa il Parlamento italiano sia stato chiamato a votare a sostegno dell’Ucraina i partiti della maggioranza l’hanno votata”.

Zelensky contro Berlusconi, i parlamentari forzisti attaccano Meloni

Quanto accaduto in conferenza stampa non ha solo rovinato la visita di Meloni in Ucraina ma ha anche scatenato un’ondata di polemiche in Forza Italia. Molti esponenti di FI, infatti, si sono scagliati contro la reazione del presidente del Consiglio, accusata di aver difeso Berlusconi in modo tiepido e poco esplicito.

La difesa del Cav da parte di Meloni è stata considerata inappropriata dai forzisti soprattutto per l’astio mostrato da Zelensky nei confronti del leader azzurro quando ha fatto accenno alle corresponsabilità altrui. “Diversi leader hanno diritto di pensiero il vero problema è l’approccio della società italiana che a quel leader ha dato mandato”, ha detto il presidente ucraino.

L’affondo del capo di Kiev sembra pesare anche sulla missione italiana nel Paese assediato dai russi mentre, con la memoria, è facile tornare alle parole pronunciate da Berlusconi lo scorso 12 febbraio, quando ha affermato che, se fosse stato presidente del Consiglio, non avrebbe mai incontrato Zelensky e che “bastava che cessasse di attaccare le due repubbliche autonome del Donbass e il conflitto non sarebbe accaduto”.

La medesima tesi era già stata espressa dal Cav in presenza dei suoi parlamentari e diffusa tramite la condivisione di alcuni audio rubati pochi giorni prima della nascita del Governo Meloni. a ottobre 2022, infatti, Berlusconi ha dichiarato che la Russia di Putin “non voleva la guerra” ma l’Ucraina “ha triplicato gli attacchi nel Donbass”.