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Come fare l'alcool in casa

alcool etilico

Se volete cimentarvi nella preparazione di qualche liquore, potete pensare di preparare anche l'alcool stesso. Ecco come fare.

L’alcool è alla base di tutte le ricette di liquori fatti in casa. Se volete che tutto il processo sia interamente naturale e fatto da voi, potete cimentarvi anche voi nella preparazione dell’alcool etilico. Con un paio di ingredienti presenti anche nella vostra dispensa potete creare un alcool homemade facile e veloce. Ecco cosa dovete fare.

Alcool etilico

L’alcool etilico o etanolo viene usato per la preparazione di bevande alcoliche come birra, vino e distillati. Nei bevitori occasionali, un livello di alcool di 200 milligrammi per decilitro provoca già ebrezza, tanto che con valori doppi si possono verificare casi di coma, arresto respiratorio e morte. Discorso diverso, invece, viene fatto per i bevitori abituali che invece riescono a tollerare livelli anche di molto maggiori. L’etanolo viene metabolizzato dagli enzimi in modi diversi. L’attività di questi enzimi, infatti, non è la stessa per tutte le classi di consumatori. Cinesi, vietnamiti e giapponesi ne hanno in minore quantità, il che li rende meno tolleranti all’etanolo rispetto agli altri. Anche le donne, in generale, sono meno tolleranti degli uomini, indipendentemente dall’etnia. Ecco perché a parità di alcool assunto, presentano livelli ematici più elevati della controparte maschile.

Le conseguenze dell’etanolo

L’alcool etilico, è noto, non è per niente amico della salute. Gli effetti tossici dell’etanolo interessano vari organi e tessuti, con conseguenze diverse, anche molto gravi. È responsabile, ad esempio, della degenerazione grassa del fegato, una situazione acuta e reversibile per i bevitori occasionali, ma che in condizioni croniche determina un ingrandimento dell’organo (epatomegalia) per eccessivo accumulo di grasso. Può, inoltre, essere la causa di epatite alcolica acuta. In tal caso, benché la situazione sia ancora reversibile, i danni iniziano ad essere un po’ più ingenti. Compaiono febbre, dolore alla palpazione epatica ed ittero. Attenzione, inoltre alla cirrosi alcolica. Il fegato diviene duro alla palpazione, rimpicciolito, con la formazione di micronoduli di epatociti. La cirrosi, se conseguente ad episodi di consumo cronico può divenire fatale. Può essere accompagnata da ipotrofia muscolare, ascite, emorragia gastrointestinale e coma.

L’esposizione all’alcool

L’alcool etilico è normalmente presente in concentrazioni variabili nel sangue e nelle urine poiché viene regolarmente introdotto nella dieta attraverso l’assunzione di vino, birra o liquori. È, però, impiegato anche nell’industria come solvente e durante i processi di sintesi chimica. In questi casi, coloro che vengono esposti a questi procedimenti possono vedere innalzati i propri livelli di alcool nel sangue. La quota assorbita nel corso delle esposizioni si somma a quella endogena determinando un innalzamento rispetto ai valori normali. Nonostante la metabolizzazione che consegue al suo assorbimento, una quota dell’alcool resta immodificata e può essere rilevata nel sangue e nelle urine, tanto da poter essere rilevata distintamente nelle analisi.

Per saperne di più

Il corpo non dimentica è la testimonianza di una donna che deve fare i conti con gli anni passati da alcolista. Anni pieni di notti insonni, ricordi offuscati e incontri con esperti che hanno reso la vita di Violetta Bellocchio una lotta alla sopravvivenza. Il libro descrive il percorso di disintossicazione che con costanza e pazienza ha condotto la donna a ritrovare se stessa e ricominciare a vivere.

Alcool denaturato

L’alcool etilico denaturato è il classico alcool dal colore caratteristico rossastro che si trova anche al supermercato. Il suo utilizzo è da sempre molto diffuso, soprattutto per quanto riguarda l’igiene della casa. L’alcool denaturato va però maneggiato con cura, evitando di ingerirlo e di venirne in contatto diretto con occhi o pelle. È bene, inoltre, che venga utilizzato in ambienti ben areati. Un’esposizione prolungata a questo tipo di alcool può provocare irritazione delle mucose e del tratto respiratorio, dolori di testa, nervosismo, vertigini, tremori, affaticamento, nausea, problemi di concentrazione e alterazione del nervo ottico. Occhio, dunque, a usarlo nei modi corretti.

Gli usi dell’alcool denaturato

Le qualità dell’alcool denaturato si conoscono da secoli. L’alcool etilico denaturato è un agente pulente contro le macchie su vetro o piastrelle e viene utilizzato per pulire superfici ospedaliere per la sua efficacia contro virus e batteri. Qualcuno lo usa ancora puro come disinfettante e contro i dolori muscolari come unguento. L’effetto rinfrescante e vasodilatatore, infatti, produce una sensazione temporanea di freschezza ma è bene sapere che l’evaporazione dell’alcol non è totale e un uso persistente è assolutamente sconsigliabile. Impiegare alcool etilico denaturato sulle ferite provoca irritazione e bruciore, ciò è dovuto al danneggiamento delle proteine della pelle. Al contrario di quello che si crede il potere penetrante dell’alcol etilico denaturato è basso e non ha efficacia sulle spore, in questo caso è senz’altro più efficace l’acqua ossigenata.

L’alcool denaturato nelle pulizie

L’alcool etilico denaturato è quindi da destinare preferibilmente alla pulizia di superfici dove è presente dello sporco persistente o dell’unto grasso proveniente dalla cucina. L’abbattimento di virus e batteri sulle superfici è di media efficacia e solo i disinfettanti specifici riportano sulla confezione anche per quali agenti patogeni sono indicati. L’uso costante per la pulizia deve avvenire comunque in assoluta sicurezza. Dunque, se viene impiegato in grandi quantità occorre creare un buon ricircolo d’aria nell’ambiente ed è sempre meglio impiegare guanti in nitrile (ottima resistenza chimica e meccanica) per evitare il diretto contatto con la pelle.

Alcool puro

La denaturazione che rende l’alcool puro è un processo chimico grazie al quale l’alcool etilico, commestibile, viene reso imbevibile. Sembra quasi paradossale ma l’alcool si rende puro aggiungendo degli additivi. Perché lo si fa? Perché non esiste solo l’alcool che noi beviamo nella birra o nel vino, ma anche l’alcool che viene utilizzato nelle industrie, come solvente, o quello che generalmente chiamiamo spirito, anticamente usato per curare le ferite. Tra gli additivi compare anche un colorante che serve a dare all’alcool il suo classico colore rosa, come a dire “fate attenzione, questa non è acqua”.

Come preparare l’alcool in casa

Se volete preparare qualche ricetta per i vostri liquori partendo da un alcool fatto in casa, dunque, potete farlo anche autonomamente, con mezzi casalinghi. Vi serviranno semplicemente dei barattoli, dei filtri da caffè, del lievito di birra, acqua e normale zucchero da pasticceria. La prima cosa da fare è sterilizzare i barattoli perché siano puliti e pronti per contenere il liquore. Bollite dell’acqua e immergete i barattoli in modo da eliminare i batteri presenti. Dopo di che metteteli da parte e lasciateli asciugare. Ecco che possiamo partire coi passaggi da seguire.

Come usare gli ingredienti

Ora dovrete far reagire lo zucchero con il lievito. Scaldate dell’acqua fino a che non raggiunge la temperatura di 35°C. Prendete un barattolo e riempitelo per 3/4 con lo zucchero bianco. Poi aggiungere l’acqua calda fino a che lo sciroppo così ottenuto non raggiunge quasi il bordo superiore del barattolo. Attenzione, però, a non riempirlo completamente. Lasciate sempre qualche centimetro libero. Chiudete il barattolo e scuotete la miscela di acqua e zucchero fino a che lo zucchero si è disciolto nell’acqua. Aprite, ora, il barattolo e aggiungete una bustina di lievito alla miscela di acqua e zucchero. Chiudete il barattolo di nuovo e scuotete fino a che il lievito si è mischiato con l’acqua zuccherata. Dovreste ottenere un liquido dal colore crema. La reazione che porterà alla formazione dell’alcool ha inizio.

Il riposo

Anche la parte di attesa è fondamentale. Prendete una bacinella larga dove potete mettere i barattoli. Riscaldate un po’ d’acqua a circa 40°C. Versatela nella bacinella. Togliete il coperchio dal barattolo e lasciate riposare il barattolo per circa 3 ore. Fate attenzione che l’acqua della bacinella non entri nei barattoli. Controllate l’acqua di tanto in tanto affinché mantenga la temperatura. Dopo tre ore noterete che sulla parte superiore del barattolo si è formata una schiuma. Chiudete bene il barattolo stringendo il coperchio. Usate, quindi, un coltello affilato per bucare il coperchio, facendo un forellino. Prendete del tessuto e inseritelo nel buco che avete fatto. In questo modo uscirà l’anidride carbonica che c’è all’interno del barattolo. Mettete, ora, il composto in un luogo fresco e asciutto come il garage e fate in modo che nessuno lo tocchi. Lasciate riposare la miscela per circa una settimana, controllando di tanto in tanto che non ci siano più bolle sulla superficie.

Sperimentare i gusti

Quando il composto è pronto usate un filtro da caffè per scolarlo. Quello che otterrete è, dunque, solo il liquido alcolico. Il filtro da caffè, infatti, tratterrà il lievito. Potete mischiare l’alcool con della frutta o delle erbe aromatiche per dare il sapore che preferite. Sperimentate diversi sapori da unire all’alcol prodotto con questa ricetta, potrete proporre liquori sempre diversi ai vostri ospiti. Il prodotto così ottenuto ha un contenuto alcolico che varia dal 10 al 20%.