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Cieli della Danimarca sotto sorveglianza, aeroporti chiusi per droni: Mosca respinge le accuse

droni danimarca

Nuovi avvistamenti di droni costringono alla chiusura temporanea degli aeroporti in Danimarca. Le indagini sono in corso.

Nelle ultime ore la Danimarca si è trovata al centro di una nuova ondata di allarmi legati alla sicurezza aerea. La presenza di droni non identificati nei cieli ha costretto le autorità a sospendere il traffico, con ripercussioni su migliaia di viaggiatori e sull’operatività militare. Gli episodi, avvenuti a Copenaghen e ad Aalborg, si inseriscono in un quadro di crescente tensione internazionale, segnato dalle accuse all’aviazione russa di violazioni ripetute dello spazio aereo di diversi Stati della NATO.

Allarme droni in Danimarca: l’aeroporto di Aalborg chiude lo spazio aereo

Nella serata di mercoledì, lo scalo di Aalborg, nel nord della Danimarca, ha sospeso le operazioni a causa della presenza di droni nello spazio aereo circostante. La polizia locale ha confermato che diversi velivoli non identificati sono stati avvistati a più riprese sopra l’aeroporto, il quale è impiegato sia per voli civili che militari. Alcuni voli sono stati dirottati verso altri scali, mentre le autorità hanno attivato misure di sicurezza straordinarie per evitare collisioni e verificare la natura dell’incidente.

Si tratta del secondo episodio in pochi giorni: lunedì era toccato all’aeroporto di Copenaghen sospendere i collegamenti aerei per ore, con notevoli disagi a passeggeri e compagnie. Anche in quell’occasione erano stati segnalati droni di grandi dimensioni nei pressi delle piste.

Le forze di sicurezza, insieme all’intelligence nazionale, stanno ancora indagando sulla provenienza dei velivoli, senza escludere nessuna pista, nemmeno l’eventuale responsabilità di operatori esperti o di potenziali attori statali.

Allarme droni in Danimarca, aeroporti chiusi e voli deviati: la replica di Mosca

Gli episodi danesi si inseriscono in un contesto di forte instabilità nello spazio aereo europeo. Negli ultimi giorni si sono moltiplicate le segnalazioni di incursioni da parte di droni e velivoli militari, con Polonia, Estonia e Romania che hanno denunciato violazioni da parte della Russia. Da Bruxelles, la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen ha ribadito che la NATO è pronta a difendere “ogni centimetro” del proprio territorio, non escludendo la possibilità di abbattere jet russi in caso di sconfinamenti.

Mosca ha respinto le accuse, definendole prive di fondamento e frutto di “isteria” occidentale. Intanto, la premier danese Mette Frederiksen ha collegato gli avvistamenti di droni a potenziali azioni di sabotaggio contro infrastrutture critiche, mentre l’intelligence nazionale ha elevato il livello di allerta.