La morte di Andrea Costantini, 38 anni, trovato senza vita nella cella frigorifera del supermercato dove lavorava a Termoli, continua a suscitare dubbi e interrogativi. Inizialmente classificata come suicidio, la vicenda è ora al centro di nuove indagini, con la Procura di Larino che ha chiesto la riesumazione del corpo per chiarire le cause del decesso.
Andrea trovato morto nella cella frigorifera di un supermercato: si indaga sul caso
La Procura di Larino ha avanzato la richiesta di riesumazione del corpo di Andrea Costantini, il 38enne trovato senza vita lo scorso 15 settembre all’interno della cella frigorifera del supermercato di Termoli dove lavorava. L’iniziativa arriva dopo la riapertura delle indagini, avvenuta un mese fa, a seguito dell’esposto presentato dai genitori dell’uomo, che hanno sempre contestato la versione del suicidio.
“La decisione dell’Autorità Giudiziaria di procedere a ulteriori accertamenti medico-legali costituisce un passaggio necessario… non essendo allo stato disponibili conclusioni definitive circa le cause della morte”, ha spiegato a Fanpage l’avvocata Paola Cecchi, legale della compagna di Costantini.
La perizia del prof. Luigi Cipolloni, primario dell’Istituto di Medicina Legale dell’Università di Foggia, depositata il 4 dicembre, ha sottolineato l’urgenza di procedere all’autopsia, evidenziando come l’esame non fosse stato eseguito in origine poiché la morte era stata inizialmente interpretata come suicidio. La famiglia ha sollecitato ulteriori verifiche, tra cui una perizia grafologica sul presunto biglietto d’addio e accertamenti tecnici sui dispositivi elettronici per chiarire le circostanze della morte.
“Noi riteniamo che questo sia l’inizio di un’indagine approfondita… ci aspettiamo che vengano autorizzate anche le ulteriori richieste che abbiamo avanzato”, ha aggiunto a Fanpage l’avvocato Lorusso.
Andrea trovato morto nella cella frigorifera di un supermercato: perché la famiglia chiede riesumazione e autopsia
Diversi elementi continuano a sollevare dubbi sulla reale dinamica della morte di Andrea Costantini. I genitori dell’uomo hanno segnalato ferite sospette e ritengono che il biglietto trovato non sia stato scritto dal giovane. La Procura ha già richiesto l’autorizzazione al giudice per l’incidente probatorio e si attende a breve la data per gli esami.
L’avvocata della compagna ha ribadito l’importanza di svolgere le indagini con attenzione e rispetto, soprattutto per la presenza di un minore coinvolto indirettamente: “La mia assistita non risulta iscritta nel registro degli indagati… ha manifestato fin dall’inizio la propria volontà di contribuire con la massima collaborazione alla ricostruzione dei fatti”.