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Antonio Tajani: "Putin ora è più debole, la pace in Ucraina si avvicina"

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Il ministro degli Esteri italiano commenta gli ulitmi sviluppi in Russia dopo la rivolta della Wagner

La rivolta di Prigozhin e del suo gruppo di mercenari (la Wagner) in Russia contro il governo di Vladimir Putin delle scorse ore potrebbe (il condizionale è d’obbligo) essere l’inizio della fine per l’occupazione dell’Ucraina, che prosegue da ormai più di un anno. A dichiararlo è stato il ministro degli Esteri Antonio Tajani, ecco le parole del politico.

Per Tajani “Ora la Russia è più debole”

Nonostante la crisi si sia risolta nel giro di una manciata di ore (Prigozhin ha battuto in ritirata per evitare spargimenti di sangue) sono in molti a pensare che il sistema creato da Putin stia finalmente iniziando a schricchiolare, e la rivolta della Wagner rappresenta un segnale importante in questo senso.

Intervistato dal Messaggero, Tajani ha dichiarato a proposito: “Crolla il mito di Putin. E mi auguro che adesso la pace sia più vicina [….] Questa escalation interna divide lo schieramento militare russo”. D’altra parte, sostiene Tajani, l’esito finale è inevitabile “quando si sostiene e finanzia una legione di mercenari”.

Il sostegno all’Ucraina

Nell’intervista Tajani ha ribadito la dura posizione dell’Italia contro Putin e il pieno supporto al popolo ucraino vittima della lunga occupazione. Il politico ha aggiunto: “L’invasione si è rivelata un boomerang per Putin. I russi non sono riusciti a vincere, hanno fallito la guerra lampo e adesso pagano i problemi e le contraddizioni dell’apparato militare. […] Gli eventi di queste ore sono affari interni. Noi non siamo in guerra con la Russia, siamo contro la sua invasione criminale dell’Ucraina […] Abbiamo apprezzato che papa Francesco abbia ricevuto Zelensky e nominato il cardinale Zuppi come inviato, così come accogliamo la mediazione della Turchia per il corridoio del grano ucraino in Africa. Per noi esiste solo una pace giusta e coincide con il ripristino dell’integrità territoriale ucraina”.