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Apre miart: 178 gallerie da tutto il mondo e progetti in città

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Milano, 11 apr. (askanews) - La 28esima edizione di miart, la fiera internazionale di arte moderna e contemporanea, si è aperta a Fieramilanocity. Con l'affascinante titolo di "No Time No Space", l'edizione 2024 presenta gallerie da 28 Paesi, oltre 1000 opere, dieci riconoscimenti tra premi, fondi ...

Milano, 11 apr. (askanews) – La 28esima edizione di miart, la fiera internazionale di arte moderna e contemporanea, si è aperta a Fieramilanocity. Con l’affascinante titolo di “No Time No Space”, l’edizione 2024 presenta gallerie da 28 Paesi, oltre 1000 opere, dieci riconoscimenti tra premi, fondi acquisizioni e nuove committenze. A dirigere miart ancora Nicola Ricciardi.

“Devo dire – ha detto Ricciardi ad askanews – che è sicuramente l’edizione più bella da quando la dirigo, ormai da quattro anni. È un’edizione in cui abbiamo più gallerie, 178, abbiamo più premi, abbiamo più direttori di musei internazionali che vengono, siamo a una ventina diciamo di direttori che vengono anche da oltre oceano per vedere miart e soprattutto sono cresciute le qualità dei progetti, delle gallerie. Abbiamo progetti curati, delle piccole mostre, abbiamo lavori museali come quello alle mie spalle che è una bellissima installazione di Vivian Suter, abbiamo opere che vanno dal primissimo 900, anzi siamo andati quasi alla fine dell’800 in un’iniziativa che vuole essere anche sviluppata nei prossimi anni che è TimeScape, cioè cercare di portare miart oltre i propri confini cronologici tradizionali, quindi oltre i 100 anni che di solito raccogliamo”.

“La nostra intenzione – ha proseguito il direttore artistico – era anche uscire dai confini spaziali della fiera, portare miart in città, in luoghi istituzionali, ma anche in luoghi inaspettati. Per esempio abbiamo una piccola mostra in un ufficio abbandonato, nel contesto di Bim, un progetto di ristrutturazione in Bicocca, piuttosto che dei talk da Starbucks, una caffetteria. Abbiamo dei video all’interno del Cinema Anteo, insomma abbiamo portato i progetti delle gallerie di miart in luoghi inaspettati”.