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Arriva la pubblicità su WhatsApp: cosa cambia e come disattivare gli annunci

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Arriva la pubblicità su WhatsApp: ecco cosa cambia in merito alla privacy e come disattivare gli annunci

Dopo anni di resistenze interne e di garanzie sulla centralità della privacyWhatsApp ha ufficialmente aperto alla pubblicità. Lo ha da poco comunicato Meta, la holding guidata da Mark Zuckerberg, annunciando il lancio graduale di inserzioni all’interno dell’applicazione di messaggistica più popolare al mondo, che conta oltre 3 miliardi di utenti attivi.

La pubblicità sbarca su WhatsApp: cosa cambia

Le innovazioni riguardano la sezione Aggiornamenti di WhatsApp, area sempre più frequentata dagli utenti, che ne attrae circa 1,5 miliardi ogni giorno, dove si possono visualizzare e condividere gli Stati e i Canali, strumenti seguiti da aziende, marchi o creator. Proprio qui compariranno le sponsorizzazioni, tramite annunci pubblicitari tra uno Stato e l’altro, con contenuti premium a pagamento per accedere ad alcuni Canali, e l’opportunità per brand e creator della promozione dei propri Canali per incrementarne la visibilità. Meta assicura che non cambierà nulla per le chat private e che i messaggi personali, le chiamate vocali e gli stati individuali continueranno a essere protetti con crittografia end-to-end. In questo modo, neanche WhatsApp potrà leggerli o ascoltarli. A finire nelle sponsorizzazioni saranno solo le aree pubbliche e interattive dell’app, ideate per un pubblico più ampio e per un uso semi-social.

La questione privacy

Nikila Srinivasan, il responsabile globale di Meta per la messaggistica business, dichiara che ”la privacy resta al centro”, e sottolinea come gli annunci saranno sì mirati, ma si baseranno su informazioni limitate, come la città o il Paese dell’utente, la lingua usata nell’app, i Canali seguiti e le interazioni con le inserzioni precedenti. Inoltre, chi ha collegato il proprio account WhatsApp a Facebook o Instagram tramite il Centro gestione account riceverà inserzioni personalizzate in base ai propri interessi e attività su quei social: ciò avverrà però solo se l’utente avrà dato il consenso. Lo sbarco della pubblicità su WhatsApp segna una svolta strategica per Meta. Fino ad ora aveva generato profitti soprattutto attraverso la versione Business dell’app e la verifica degli account. Eppure i dati testimoniano come nel primo trimestre del 2025, le “altre entrate” della divisione Family of Apps (che comprende WhatsApp) hanno raggiunto i 510 milioni di dollari, con un +34% rispetto allo stesso periodo dell’anno prima.

La messaggistica aziendale e il ruolo dell’Intelligenza Artificiale

Adesso Zuckerberg punta maggiormente in alto: “La messaggistica aziendale diventerà il prossimo pilastro del nostro business”, ha affermato in una recente call con analisti. In molti Paesi asiatici, ha spiegato il CEO di Meta, WhatsApp ha un ruolo centrale per il commercio e l’interazione tra aziende e clienti. Nei Paesi occidentali, il costo elevato del lavoro ha frenato questo modello, seppure l’IA, oggetto da parte di Meta di massicci investimenti, potrebbe rivedere lo scenario, rendendo automatica la creazione e la gestione delle campagne pubblicitarie entro la fine del 2026. Attualmente, il cambiamento resterà graduale e visibile solo nella sezione Aggiornamenti, senza pubblicità nelle chat. Chiaramente, però, WhatsApp non è più solo un’app di messaggistica, ma un vero e proprio ecosistema comunicativo, con dinamiche sempre più vicine a quelle dei social. Se per gli utenti più affezionati questa evoluzione potrebbe somigliare a una rottura con gli schemi iniziali (furono proprio Jan Koum e Brian Acton, i fondatori di WhatsApp, a lasciare Meta proprio per dissensi sulla pubblicità), per le aziende si apre una nuova opportunità per raggiungere milioni di persone quotidianamente.