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Aziende sempre più attente al welfare: investimenti in aumento

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Milano, 8 mag. (askanews) - Aumentano gli investimenti delle aziende italiane nel settore del welfare aziendale. A sciogliere ogni dubbio è la fotografia scattata dal primo Osservatorio realizzato da DoubleYou, società del Gruppo Zucchetti specializzata in welfare aziendale, per celebrare i suoi p...

Milano, 8 mag. (askanews) – Aumentano gli investimenti delle aziende italiane nel settore del welfare aziendale. A sciogliere ogni dubbio è la fotografia scattata dal primo Osservatorio realizzato da DoubleYou, società del Gruppo Zucchetti specializzata in welfare aziendale, per celebrare i suoi primi 10 anni di attività: nel giro di un triennio, il valore del portafoglio medio pro-capite ha fatto registrare un’impennata a doppia cifra.

“Se andiamo ad analizzare il dato 2021fino al dato 2023, vediamo come questo sia aumentato del 10%, passando dal 810 euro del 2021 fino a superare gli 880 euro di portafoglio medio nel 2023 – spiega ad askanews Andrea Verani Masin, direttore Commerciale di DoubleYou -. Tra l’altro se concentriamo l’analisi sulle piccole medie imprese questo valore supera i 900 euro, a dimostrazione che le piccole e medie imprese, che poi sono la maggior parte del campione su cui noi lavoriamo, investono in maniera particolare in questo tipo di mercato”.

Il welfare è dunque sempre più considerato dalle aziende come un strumento di retribuzione, fondamentale soprattutto per i dipendenti con figli.

“Vediamo che il valore del portafoglio aumenta con l’aumentare dell’età: andiamo dai circa 600 euro delle generazione Z fino agli 800 euro dei Baby Boomers. I dipendenti con carico familiare superiore a 3 persone infatti hanno un portafoglio medio che supera i 1000 euro – prosegue il manager -. Il panel di prodotti è molto ampio. E vediamo che le generazioni di giovanissimi preferiscono muoversi su tempo libero e vuoucher, per la spesa piuttosto che benzina, mentre se andiamo sulle generazioni un po’ più senior vediamo cpome il panel venga utilizzato nel suo complesso spostandosi anche su iniziative che riguardano salute, fondo pensione ed educazione”.

Spazio anche agli scenari futuri, con DoubleYou che scommette soprattutto sulle potenzialità offerte dall’intelligenza artificiale. “Nello specifico – precisa ancora Verani Masin – lo stiamo facendo per cercare di fornire soprattutto alle aziende di piccole e medie dimensioni, che poi sono un target di riferimento, un aiuto perché spesso in queste aziende non esiste una figura di HR specifica con competenze nelle dinamiche di welfare aziendale e quindi l’intelligenza artificiale riesce a dare un sostegno real time su questo tipo di specifiche”.

Ma la sfida è rendere il welfare aziendale un sistema sempre più aperto ed inclusivo: “Un’altra iniziativa che ritengo interessante condividere, che va verso l’inclusività del welfare aziendale, perchè noi vorremo che il welfare fosse per tutti – sottolinea il direttore Commerciale di DoubleYou -, è quella di rendere entro la fine dell’anno la nostra piattaforma Z-Welfare Artemisia accessibile a figure ipovedenti o con disabilità di vario genere”.

Infine, l’auspicio di un intervento politico in grado di agire sulla normativa con misure davvero strutturali: “Magari andare a lavorare anche su tasche fiscali che abbraccino oltre il fringe benefit e quindi che lavorino potenziando ed ampliando quelle che esistono già tra le attività che danno beneficio fiscale come possono essere ad esempio aumento dei massimali sui fondi pensione piuttosto che sulla parte sanitaria e in generale lavorare su quello che è il percorso educativo o di sostegno di giovani non autosufficienti”.