Massimo Bossetti torna a far parlare di sé. Condannato in via definitiva per l’omicidio di Yara Gambirasio, la tredicenne scomparsa a Brembate di Sopra nel 2010, il muratore di Mapello è stato protagonista di una nuova intervista all’interno del programma Belve Crime, condotto da Francesca Fagnani. Dal carcere, Bossetti ha ribadito ancora una volta la propria innocenza, mettendo in discussione la validità delle sentenze e della prova del DNA che lo ha incastrato.
L’intervista, dai toni tesi, ha visto momenti di forte frizione tra l’uomo e la conduttrice, soprattutto quando Bossetti ha rivolto pesanti accuse al padre della giovane vittima, Fulvio Gambirasio.
Bossetti a Belve Crime: “Etichettato come un mostro”
Durante l’intervista a Belve Crime, Massimo Bossetti ha ribadito la sua innocenza, parlando del peso che, a suo dire, porta ingiustamente sulle spalle. Ha descritto la sua condizione come una lotta quotidiana contro un’ingiustizia che dice di subire, paragonando l’accusa a un marchio indelebile: un’etichetta da “mostro” impressa sulla sua identità e destinata a seguirlo per tutta la vita.
“Ritengo di non essere un assassino”.
Secondo lui, le indagini non avrebbero esplorato tutte le piste disponibili, e l’identificazione con “Ignoto 1” resterebbe, a suo dire, priva di certezze. Bossetti ha affermato di non conoscere la vittima e di non averla mai incontrata, esprimendo ancora stupore per la presenza del suo DNA sugli indumenti della ragazza.
“Anche io vorrei capire in che modo il mio dna sia finito sugli slip di Yara. Io quella povera ragazza non l’ho mai vista, non l’ho mai incontrata”.
Alla domanda sul senso di colpa e sul peso interiore, Bossetti ha risposto di sentirsi in pace con se stesso, ribadendo di non avere nulla da rimproverarsi.
“No, non avendo commesso niente, non ho l’inferno dentro di me. Sto bene con me stesso”.
Belve Crime, Bossetti attacca il padre di Yara: Fagnani lo ferma
“Quello che mi ha sempre stupito è che, quando è sparita la povera Yara, mi vedo arrivare in cantiere il papà di Yara. Mio cognato mi dice che lui era il papà di Yara”.
La conduttrice Francesca Fagnani lo ha fermato, chiedendosi cosa ci fosse di realmente anomalo in un simile atteggiamento. Ma l’uomo, condannato per l’omicidio della ragazza, ha insistito, rincarando le accuse.
“Cosa c’è di strano? Ma sta scherzando? Un genitore a cui è sparita la figlia ha più premura a precipitarsi in un cantiere o va in giro a cercarla? Io sarei andato in capo al mondo, non sarei tornato a casa fin quando non l’avrei tornata”.
Fagnani ha replicato con fermezza all’ex muratore, sottolineando che non avrebbe dovuto tirare in ballo il padre di Yara Gambirasio. La conduttrice ha aggiunto che Bossetti stava sbagliando non solo nel commentare certe reazioni, ma anche nel giudicare l’espressione o il comportamento di un genitore a cui era scomparsa una figlia, sostenendo che non spetta a lui stabilire cosa sia giusto o meno in una simile tragedia.