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Capodanno, ordinanze e divieti nelle città italiane: dallo stop ai botti alle piazze a numero chiuso

ordinanze per capodanno

Dai divieti alle ordinanze, dallo stop ai botti alla vendita in vetro. Ecco le principali ordinanze per Capodanno nelle città italiane.

Le città italiane, da Nord a Sud, si preparano ai festeggiamenti della notte di Capodanno con divieti di botti e fuochi d’artificio, misure di sicurezza e ordinanze per la sicurezza dei cittadini.

Capodanno, divieti e ordinanze nelle città italiane: dai botti alle piazze a numero chiuso

Stop ai botti e fuochi a Roma

A Roma anche quest’anno il sindaco Roberto Gualtieri ha firmato l’ordinanza di divieto di esplosione di fuochi artificiali, petardi, botti, razzi e artifici pirotecnici in occasione dei festeggiamenti del Capodanno. L’obiettivo è garantire la sicurezza urbana, l’incolumità fisica di persone e animali e la tutela del patrimonio culturale e ambientale della città.

Il divieto entra in vigore dalle 00:01 del 31 dicembre 2025 alle 24:00 del 6 gennaio 2026. Sono consentiti fontane, bengala, bottigliette a strappo lancia coriandoli, fontane per torte, bacchette scintillanti, trottole, girandole, palline luminose. L’inosservanza comporta sanzioni da “25 a 500 euro e il sequestro amministrativo del materiale”.

Divieti a Napoli: stop ai botti e alla vendita di vetro

A Napoli il sindaco Gaetano Manfredi ha previsto nelle aree di piazza del Plebiscito, piazza Municipio e sul lungomare Caracciolo, le zone più affollate, il divieto di vendita e consumo di bevande in contenitori di vetro, plastica rigida o lattine, e il divieto di avere spray urticanti.

L’ordinanza è valida a partire dal pomeriggio del 31 dicembre. Inoltre non si potranno introdurre ed esplodere fuochi d’artificio, petardi, botti e razzi.

Divieto di consumare bevande a Venezia

A Venezia vige il divieto di consumare bevande in strada e, nelle aree interessate dagli spettacoli, portare spray urticanti e oggetti atti a offendere. 

Divieti a Milano e varchi d’accesso 

Anche a Milano, nella zona compresa nella cerchia della filovia 90/91, sono vietate bottiglie di vetro e spray. Piazza Duomo poi sarà transennata e con ingressi contingentati a 4.500 persone. Per gestire il flusso sono stati predisposti 17 varchi d’accesso.

Piazze a numero chiuso a Bologna

Piazza Maggiore, a Bologna, è a numero chiuso in occasione del Capodanno. Non potranno accedere più di novemila persone. A chi entra viene consegnato un coupon che deve essere restituito in caso di uscita, in modo da avere sempre il massimo numero consentito di presenze.

Altro divieto anche qui è la vendita per asporto e somministrazione all’interno dei dehors di bevande alcoliche e non, in contenitori di vetro o lattina.

Le ordinanze a Firenze

Stop alle bevande in vetro, all’esplosione di petardi e spray urticanti anche a Firenze. La sanzione prevede multe fino a 500 euro e il sequestro degli oggetti illegittimamente detenute. In provincia di Firenze a Certaldo lo stop a petardi e artifici pirotecnici, come da ordinanza firmata dal sindaco Campatelli, resterà in vigore fino al 7 gennaio 2026.

Droni a Padova al posto dei fuochi 

Al posto del tradizionale spettacolo pirotecnico, a Padova quest’anno ci sono mille droni a illuminare l’isola Memmia, posta al centro della piazza di Prato della Valle, tra le più grandi d’Europa, con figure tridimensionali che racconteranno la storia di Padova. 

Vietati botti e similari in tutta la città, dalla mezzanotte del 30 dicembre fino all’11 gennaio, con l’obiettivo di tutelare la salute pubblica, l’ambiente e il benessere animale, promuovendo al contempo forme di festeggiamento più sicure e sostenibili.

Divieti a Bari

Per Capodanno anche a Bari è vietata la somministrazione per asporto di bevande in bottiglie o in contenitori in vetro, così come la vendita e somministrazione di cibi e bevande negli spazi pubblici in forma itinerante, se non autorizzata. 

La sanzione prevede la sospensione del titolo abilitativo per un periodo fino a cinque giorni. Vietato anche l’utilizzo di fuochi pirotecnici nella notte fra il 31 dicembre e il primo gennaio. Ogni violazione può essere punita con sanzioni da 25 a 500 euro.