Lo scontro tra Fedez e Luis Sal, alimentato dai commenti del manager Riccardo Vignola, riaccende il dibattito sui conflitti tra ex soci nel mondo dei podcast e dei creator digitali. Tra accuse di plagio, richieste economiche e strategie mediatiche, la disputa mette in luce tensioni personali e professionali amplificate dai social, mostrando come fama e interessi possano trasformare collaborazioni in battaglie pubbliche.
Lo scontro social tra Fedez e Luis Sal
La controversia è nata dal progetto condiviso tra Fedez e Luis Sal, il podcast Muschio Selvaggio, passato successivamente nelle mani del creator.
“Il buon Luis Sal, insieme al suo entourage, ci ha denunciato, sostenendo che ‘Pulp Podcast’ sia un plagio di ‘Muschio Selvaggio’“
Durante la puntata del 17 novembre di Pulp Podcast, Fedez aveva annunciato una presunta denuncia da parte di Luis Sal, lamentando la richiesta di parte dei guadagni derivanti dal nuovo format: “Oggettivamente è folle la richiesta da parte di Luis“, aveva dichiarato. Secondo il rapper, il documento evidenziava una presunta “ricopiatura non autorizzata dei caratteri distintivi del format”, e l’attacco diretto si era concentrato sulle motivazioni economiche:
“Se tu non eri quello interessato al denaro, perché vieni a c*** il c***o a casa nostra a chiederci soldi di cose che stiamo facendo noi e di cui tu non hai il minimo merito?“.
La replica ufficiale di Luis Sal ha chiarito la sua posizione, confermando che si trattava di una difesa legale e non di un’iniziativa punitiva: “Pulp ha risposto alla sua stessa causa, a cui noi avevamo risposto in vari punti. Loro hanno preso due o tre punti e ci hanno fatto un video perché sanno che le persone si fermano alla copertina e non approfondiscono“. Luis Sal ha inoltre sottolineato di aver rifiutato un’offerta economica dell’ex socio, ottenendo infine il pieno controllo del podcast tramite decisione giudiziaria.
“Nessuno ti ha denunciato, ci fai schifo”, il manager di Luis Sal vs Fedez
Dopo l’attacco di Fedez a Luis Sal durante la puntata del 17 novembre di Pulp Podcast, è intervenuto anche Riccardo Vignola, manager del creator bolognese, con una durissima replica sui social. Attraverso alcune stories su Instagram, Vignola ha accusato il rapper di ricercare costantemente attenzione e di ricorrere a manipolazioni strategiche per guadagnare visibilità.
“Eccoci di nuovo qui nel tuo momento di vuoto assoluto, dove non sai che fare perché tutto va male… fai più like con sti reel che con la tua ‘musica’“, ha scritto, sottolineando la tendenza di Fedez a cercare approvazione a ogni costo.
Il manager ha poi spiegato che la scelta di mantenere un profilo basso è stata dettata da due motivi chiari:
“Ci fai schifo, come fai schifo a tutti quelli che per sbaglio hanno incrociato la tua strada, e perché per fortuna facciamo tutti altro e non abbiamo né voglia né tempo di stare dietro ai tuoi pianti e alle tue paturnie da 16enne solo e abbandonato ormai da chiunque”.
Vignola ha inoltre smentito le accuse di denuncia formale, descrivendo l’azione legale come una risposta alle richieste economiche avanzate da Fedez su percentuali e sponsor legati ai progetti condivisi.
“Dicendo che se tu devi guadagnare da Dibattitini, allora allo stesso modo noi dovremmo guadagnare dal tuo Pulp Podcast“, ha precisato.
L’attacco è proseguito con un’affermazione incisiva sulla personalità del rapper:
“Lo tiri fuori ora chiaramente perché non sai più chi dissare nelle canzoni o cosa inventarti, dato che non ti dà retta neanche il tuo cane, e tutti hanno capito cosa sei e quanto tu faccia ce come essere umano (se così puoi essere definito)“.
Vignola ha chiuso con una riflessione più ampia sul rapporto tra Fedez e il suo pubblico, evidenziando come la fanbase sia più attratta dal gossip che dalla persona reale:
“Il tuo pubblico non ama te, ama il gossip, ama commentare sotto le m***e che dici e devi continuamente alimentarlo per far sì che il fuoco non si spenga“.
La disputa si inserisce quindi in un contesto più ampio di divergenze personali e professionali, accentuate dalla visibilità mediatica dei protagonisti e dall’uso strategico dei social.