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Confraternita Bocconi: molestie, droga e umiliazioni nei rituali d'iniziazione

confraternita bocconi

"Libero" ha riportato la testimonianza di uno studente anonimo che ha rivelato il lato oscuro dei riti iniziatici delle confraternite bocconiane.

Secondo quanto riportato dal quotidiano “Libero”, la Bocconi potrebbe ospitare un’antica confraternita studentesca, le cui prove d’accesso parrebbero essere umilianti e raccapriccianti. I sospetti sono partiti dalla denuncia di un anonimo studente della prestigiosa università milanese.

La confraternita bocconiana

Stando al racconto della matricola, il giovane avrebbe incontrato per la prima volta i rappresentanti della presunta società segreta durante un raduno di varie associazioni. I membri gli avrebbero dato vaghe informazioni riguardo alle attività svolte dalla confraternita e lo avrebbero invitato a una serata tra amici in una residenza privata. Serata in cui, come raccontato, la matricola sarebbe stata spinta a bere alcol, a fumare marijuana e a rivelare informazioni riguardo la propria vita privata. I membri avrebbero successivamente spiegato al giovane che avrebbe dovuto superare tre prove per diventare uno di loro.

In una prima occasione, stando alle parole dell’anonimo, il ragazzo sarebbe stato costretto a travestirsi da donna e a passeggiare per le strade della metropoli. Nonostante la riluttanza, il giovane ha affermato di essersi sottoposto alla prova credendo fosse un modo per testare la sua umiltà.

Secondo quanto narrato, in seguito il giovane sarebbe stato chiamato all’ennesimo appuntamento. Appuntamento da cui sarebbe uscito profondamente segnato.

La matricola ha affermato di essere stata condotta in una stanza buia illuminata esclusivamente dalla fioca luce di candele disposte a cerchio e di essere stato accolto dai rappresentanti della confraternita. I loro volti erano mascherati e celati dai cappucci dei mantelli che indossavano. “Mentre salivo le scale, ho sentito una musica macabra, credo fosse la colonna sonora di Eyes Wide Shut“. Si tratta, probabilmente, dell’inquietante canzone satanica che accompagna la scena dell’orgia nel celebre film di Stanley Kubrick.

L’anonimo ha dichiarato di essere stato coinvolto in un rito iniziatico da film dell’orrore. “Libero” ha riportato i dettagli raccapriccianti descritti dal ragazzo: “Mi hanno chiesto di svestirmi. Uno di loro mi puntava una spada agitandola di tanto in tanto. Quindi mi hanno costretto a estrarre i genitali e a simulare l’orgasmo di una donna. Avevo paura”. Sarebbero seguiti insulti e prese in giro da parte dei presenti, che avrebbero definito la presunta vittima un “indegno”. La scena da “Arancia meccanica” sarebbe terminata quando il ragazzo, ubriaco, sarebbe stato lasciato andare a notte fonda dalla confraternita.

L’Università Commerciale Luigi Bocconi ha preso le distanze da quanto riportato, ribadendo attraverso un membro della Commissione disciplinare che la stessa ha adottato un “Honor Code” atto a regolamentare il comportamento degli studenti.