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Cosa farà adesso Calenda dopo la rottura con il Pd

Carlo Calenda

Il "piano B" che forse è sempre stato "piano A" del centrista draghiano: ecco cosa farà adesso Carlo Calenda dopo la rottura con il Pd di Enrico Letta

Non è facile intuire cosa farà adesso Carlo Calenda dopo la rottura con il Pd ma su alcuni scenari è stato il diretto interessato ad aprire spiragli. Il leader di Azione pensa a Italia Viva e ad un ritorno di Mario Draghi in arcione al Paese, come? Bloccando una vincita “all in” del cnetrodestra, comprimendo Forza Italia sotto il 3-4% e creando i presupposti per un ritorno del premier dimissionario a Palazzo Chigi, pronto a riprendere in mano la sua “Agenda”. 

Cosa farà adesso Calenda che è “sollevato”

Calenda si è detto “sollevato, ho fatto la cosa giusta”. Lo è perché un sondaggio lo vede al 10,7% in caso di corsa solitaria ed al 15 se “imbarcasse” Matteo Renzi. “Senza la palla al piede dell’intesa a sinistra queste elezioni non le vince nessuno. E a Palazzo Chigi ci torna Mario Draghi, se lo vorrà”. Ovviamente a Calenda servono 36mila firme per partecipare al voto senza gruppo parlamentare e serve chiarire con + Europa. Il leader di Azione avrebbe in animo di presentare agli elettori un’alleanza di liste, Renzi invece preferirebbe un listone unico. 

Pescare nel bacino degli azzurri

L’idea di Calenda è semplice: silurare per sempre il M5s e pescare fra gli scontenti di Forza Italia: “Se spingo Berlusconi sotto il 3% il pareggio è cosa fatta”. E  alcuni rumors dicono che il nome di Calenda potrebbe addirittura finire sul simbolo dell’alleanza con Renzi.