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Crisi di governo, Conte: "Ci è sembrato più coerente togliere il disturbo"

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Finisce il governo Draghi con la sfiducia dei partiti di Conte, Salvini e Meloni e si apre una possibile crisi di governo e le elezioni anticipate.

Il leader del Movimento 5 Stelle, Giuseppe Conte, ha commentato l’addio di Draghi che di fatto apre ad una probabile crisi di Governo che porterà alle elezioni anticipate.

La fine del governo Draghi e le elezioni anticipate

Dopo 17 mesi il governo di unità nazionale guidato da Mario Draghi finisce, chiudendo il ciclo della 18esima legislatura. E per l’Italia il futuro politico più vicino sembra quello delle elezioni anticipate.

Con la fiducia richiesta dal presidente del consiglio in Senato, e rifiutata da Movimento 5 stelle, Lega e Forza Italia si apre di fatto una crisi al buio. Dopo aver sbrigato le “faccende correnti”, come da prassi istituzionale torna tutto nelle mani del capo dello Stato, Sergio Mattarella. E l’ipotesi più probabile è che dopo la decisione di sciogliere le Camere si vada a votare il 2 ottobre.

Conte sullo scioglimento dell’esecutivo: “Più coerente togliere il disturbo”

Il leadere dei pentastellati del Movimento, Giuseppe Conte, ha commentato la scelta di Draghi di rassegnare le dimissioni, dopo che lui stesso si era detto favorevole ad un cambio di legislatura e dopo il tentato blitz per muovere sfiducia nei confronti dell’ormai ex Premier:

«Anche se eravamo propensi a dare l’appoggio esterno, ieri nemmeno questo è stato possibile. Ci prendiamo la responsabilità delle nostre azioni. […] Ieri ci sono stati toni di disprezzo verso di noi (da parte di Draghi, ndr), ci è sembrato più coerente togliere il disturbo piuttosto che votare contro».