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Bologna in zona rossa dal 4 al 21 marzo, il sindaco: "Uscite solo se necessario"

Covid Bologna zona arancione scuro

La città e l'area metropolitana di Bologna sarà zona rossa a partire da giovedì 4 marzo: chiusi anche asili nidi e scuole dell'infanzia.

L’ufficialità è attesa entro la fine della giornata, ma la richiesta del sindaco Virginio Merola sembra essere stata accolta. La città e tutto il territorio metropolitano di Bologna sarà in zona rossa dal 4 al 21 marzo. La decisione è stata presa durante l’incontro tra i sindaci del bolognese e i rappresentanti della Regione Emilia Romagna. Non si esclude che, come già anticipato nelle scorse ore, le misure restrittive vengano estese anche alla provincia di Modena.

Bologna in zona rossa: cosa chiude

Con l’ingresso del capoluogo emiliano in zona rossa, sono numerose le attività che saranno costrette a chiudere. Le autorità locali e regionali hanno infatti optato per misure fortemente restrittive per contrastare l’aumento dei contagi e riportare la situazione sotto controllo. Dal 4 al 21 marzo in tutto il bolognese resteranno chiusi parchi pubblici, negozi, parrucchieri, estetisti, ma anche asili e scuole dell’infanzia.

Una stretta che precede di poche il primo Dpcm del pemier Mario Draghi che stabilirà le nuove norme valide per l’intero territorio nazionale dal 6 marzo al 6 aprile.

Le parole del sindaco

Ad annunciare la zona rossa (“decisione unanime dei sindaci, condivisa dalla Regione“) è stato il primo cittadino di Bologna Virginio Merola, al termine della Conferenza dei sindaci della Città metropolitana. “La preoccupazione dei sindaci è molto alta ed è condivisa anche dai Primi Cittadini delle zone meno colpite del territorio, e per questo occorre intervenire con urgenza” ha dichiarato Merola. Il sindaco ha richiamato l’attenzione sull’importanza dei “comportamenti individuali, più che mai fondamentale. L’appello che facciamo è che le persone escano di casa solo per recarsi al lavoro, per necessità e per motivi di salute, e che siano rispettate le norme sanitarie individuali“. Merola si è poi rivolto al governo chiedendo di “accelerare il piano di vaccinazione in tutti i modi possibili e di prevedere adeguate integrazioni economiche per le attività coinvolte dal provvedimento di zona rossa che adotterà la nostra Regione, così come i congedi parentali anche retroattivi per i genitori“.