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Ddl Concorrenza approvato al Senato: 180 voti a favore e 26 contrari

ddl concorrenza

Il Senato ha approvato il ddl Concorrenza con 180 voti favorevoli e 26 voti contrari. Tra i presenti alla votazione, un solo astenuto.

Il Senato ha approvato in modo definitivo il ddl Concorrenza. Il provvedimento ha ottenuto il via libera con 180 voti favorevoli e 26 voti contrari.

Ddl Concorrenza approvato al Senato: 180 voti a favore e 26 contrari

Nel pomeriggio di lunedì 30 maggio, il Senato ha approvato il ddl Concorrenza con 180 voti favorevoli, 26 voti contrari e un solo astenuto. Nel corso della votazione, il testo non ha subito alcun tipo di modifica rispetto agli emendamentima si sono spesso verificati momenti di tensione in Aula.

In particolare, a fomentare gli scontri tra la Lega e Fratelli d’Italia sono stati i punti del ddl Concorrenza relativi ai balneari.

Scontri tra Lega e Fratelli d’Italia durante le votazioni in Senato

Per quanto riguarda gli attriti tra Lega e FdI, le polemiche si sono esasperate nel momento in cui il capogruppo leghista al Senato, Massimiliano Romeo, ha chiesto al partito di Giorgia Meloni per quale motivo non avesse presentato un emendamento soppressivo.

Nello specifico, Romeo ha dichiarato: “Io ho bisogno di capirlo, sennò viene il sospetto che politicamente fuori si vada a raccontare una storia e poi nella sostanza si approvi l’accordo che il Governo ha fatto”.

All’interrogativo del capogruppo della Lega, ha risposto il capogruppo di Fratelli d’Italia, Luca Ciriani, che ha affermato: “I nostri emendamenti sono stati tutti puntualmente depositati in commissione e tutti puntualmente bocciati da chi adesso forse ha qualche crisi di coscienza e vuole imputare a noi errori che non ci appartengono. La verità fa male: il modo più semplice per abrogare un articolo è votare contro, non servono emendamenti. Avete scelto una strada, è la vostra, noi la rispettiamo, però non venite a incolparci di colpe che sono vostre e non nostre”.

Alle parole di Ciriani, tuttavia, Romeo ha replicato: “Da quello che mi hanno spiegato a livello regolamentare gli emendamenti che vengono bocciati in commissione si possono ripresentare in aula… Mi sembra di sentire lo scricchiolio di chi si arrampica sugli specchi”.