> > De Luca ironico con la Meloni: "Più parla, più esce al naturale, campagna b...

De Luca ironico con la Meloni: "Più parla, più esce al naturale, campagna burina"

Vincenzo De Luca

De Luca ironico con la Meloni: “Rischiamo di vedere una Marilyn Monroe in tv e svegliarci il 26 settembre con la Sora Cecioni di Franca Valeri”

Dal summit alla Stazione Marittima di Napoli dove il centrosinistra ha presentato il suo Manifesto per il Sud Vincenzo De Luca ha affrontato il tema delle elezioni politiche ed è stato ironico con Giorgia Meloni: “Più parla, più esce al naturale”, spiegando poi che quella in atto è una “campagna burina”. Il governatore della Campania ne ha avuto anche per la Lega e per Conte che “educa i giovani al parassitismo“. Insomma, con De Luca a fare gli onori di casa a cinque giorni dal voto la cosa non poteva che finire con i fuochi pirotecnici della dialettica “tranchant” del governatore campano. 

De Luca ironico con la Meloni “Sora Cecioni”

De Luca ha innanzitutto espresso “solidarietà” alla presidente di Fratelli d’Italia dopo le contestazioni ricevute durante il comizio a Caserta, questo per affondare: “Avrete notato che c’è una differenza radicale tra gli spot in tv e i toni usati nei territori e nei comizi, che sono leggermente aggressivi e genuinamente burini“. E la Meloni? “Più parla, più esce al naturale, quindi facciamola parlare”. E ancora: “Rischiamo di vedere una Marilyn Monroe in tv e svegliarci il 26 settembre con la Sora Cecioni di Franca Valeri”. 

Bacchettate a Zaia ed a Giuseppe Conte

In tema di autonomia De Luca ha bacchettato sia Luca Zaia che il Carroccio: “A Pontida Salvini ha detto che un punto irrinunciabile è l’autonomia delle Regioni e Zaia, mio amico, ha ribadito il loro messaggio di ‘padroni a casa nostra’. Ma la casa nostra non è la Campania, è l’Italia, è il mondo”. E Giuseppe Conte? “Sta girando l’Italia come un ‘descamisado’. Dobbiamo denunciare la truffa mediatica di Conte che in due mesi si vuole rifare la verginità politica”. E in chiosa: “Non diamo contributi che non siano legati al lavoro e alla formazione. Non educhiamo i giovani al parassitismo ma al senso di responsabilità. Siamo un’altra cosa”.