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Grazia Presidenziale: i nomi dei detenuti beneficiari dei decreti di Mattarella

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La grazia di Sergio Mattarella: quattro detenuti ottengono riduzioni o estinzioni della pena. Ecco le loro storie.

Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha recentemente concesso quattro provvedimenti di clemenza a favore di altrettanti detenuti, firmando i relativi decreti di grazia. Le decisioni sono state adottate dopo un’attenta valutazione delle circostanze dei reati, delle condizioni personali dei condannati e dei pareri favorevoli espressi dalle autorità giudiziarie competenti.

Grazia Presidenziale a quattro detenuti

Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha firmato quattro decreti di clemenza, concedendo provvedimenti individuali a condannati detenuti. Le decisioni sono state prese dopo aver acquisito il parere favorevole del Magistrato di sorveglianza e, in alcuni casi, anche del Procuratore Generale, valutando attentamente le condizioni personali dei beneficiari, la gravità dei reati commessi, il contesto in cui si sono verificati e le prospettive di reinserimento sociale.

I provvedimenti hanno permesso in alcuni casi l’estinzione totale della pena residua, mentre in altri la sua riduzione, aprendo la possibilità di usufruire di strumenti alternativi come l’affidamento in prova al servizio sociale.

Decreti di grazia firmati dal Presidente Mattarella: i nomi dei quattro detenuti

Tra i destinatari della grazia figurano Gabriele Finotello, Massimo Zen, Patrizia Attinà e Ancuta Strimbu. Finotello, condannato a nove anni e quattro mesi per l’omicidio del padre nel 2021, ha visto estinguersi l’intera pena residua di quattro anni e tre mesi, considerando le condizioni di salute e il contesto familiare caratterizzato da violenze subite. Zen, nato nel 1971, condannato a nove anni e sei mesi per aver ucciso un ladro durante un furto, ha ottenuto una grazia parziale che ha ridotto la pena residua a meno di quattro anni, anche grazie al risarcimento del danno concordato con i familiari della vittima. Attinà, condannata a due anni, otto mesi e venti giorni per furto ed estorsione, ha beneficiato dell’estinzione della pena residua di due anni, con considerazione per il perdono della persona offesa, il tempo trascorso e le sue condizioni di salute. Infine, Strimbu, condannata a nove anni, sette mesi e diciassette giorni per estorsione e violazioni in materia di stupefacenti, ha ricevuto una grazia parziale che ha ridotto la pena residua di un anno e sei mesi, tenendo conto del percorso di reinserimento già avviato con l’affidamento in prova e della situazione familiare.

Questi provvedimenti riflettono l’esercizio del potere di grazia previsto dall’articolo 87, comma 11 della Costituzione italiana, adottato dal Presidente della Repubblica in conformità con le valutazioni giuridiche e umanitarie pertinenti.