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Delitto Garlasco, i pm fanno chiarezza sul DNA di Ignoto 3: "Frutto di contaminazione"

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Caso Garlasco, confermata la contaminazione della traccia genetica di Ignoto 3. Gli ultimi sviluppi nelle indagini.

Nel caso Garlasco emerge una nuova svolta legata al DNA di Ignoto 3, una traccia genetica cruciale per le indagini. Dopo anni di approfondimenti, arrivano conferme che potrebbero cambiare nuovamente le carte in tavola su uno degli elementi più discussi del processo. I dettagli, ancora riservati, stanno ora attirando l’attenzione degli investigatori e della procura.

Delitto Garlasco: Andrea Sempio iscritto nel registro degli indagati

Nel marzo 2025, le indagini sul delitto di Garlasco, avvenuto il 13 agosto 2007 con la morte di Chiara Poggi, hanno subito una svolta significativa. La Procura di Pavia ha riaperto il caso, iscrivendo Andrea Sempio, amico del fratello della vittima, nel registro degli indagati per omicidio in concorso. Questa decisione è stata presa dopo che nuove analisi genetiche hanno confermato la presenza di DNA compatibile con quello di Sempio su alcuni reperti, tra cui un’impronta palmare rinvenuta vicino al corpo della vittima.

Andrea Sempio, inizialmente ascoltato come persona informata sui fatti, era stato già indagato in passato, ma le accuse erano state archiviate. Tuttavia, le recenti scoperte hanno riacceso l’interesse degli inquirenti. Nonostante l’invito a comparire, Sempio non si è presentato all’interrogatorio, suscitando ulteriori interrogativi.

Il caso, che aveva visto la condanna definitiva di Alberto Stasi nel 2015, è ora al centro di un rinnovato interesse mediatico e pubblico. Gli sviluppi recenti suggeriscono che potrebbero emergere nuovi elementi che potrebbero cambiare la comprensione dell’omicidio di Chiara Poggi.

Delitto Garlasco, i pm fanno chiarezza sul DNA di Ignoto 3: “Frutto di contaminazione”

Il DNA parziale e degradato rinvenuto sulla garza usata per i prelievi nella bocca di Chiara Poggi, uccisa il 13 agosto 2007 a Garlasco, coincide con quello di un cadavere sottoposto ad autopsia prima di Chiara Poggi. A rivelarlo è la Procura di Pavia in una nota ufficiale. Il confronto genetico è stato effettuato su cinque soggetti maschili: il reperto identificato come 335283-114472 ha mostrato una corrispondenza degli alleli con un profilo maschile anonimo contrassegnato dal codice 153E. Sebbene incompleto, questo dato suggerisce che il materiale biologico maschile trovato sulla garza possa appartenere al soggetto associato a tale codice.

Il procuratore capo Fabio Napoleone sottolinea la necessità di ulteriori accertamenti, affidati all’antropologa e medico legale prof.ssa Cristina Cattaneo. Per ottenere un profilo genetico completo dell’individuo deceduto 18 anni fa per cause naturali, si sta valutando anche l’eventualità di una riesumazione.