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Denise Pipitone, la criminologa Anna Vagli: "La pista dell'ex pm Angioni è infondata"

Secondo la criminologa Anna Vagli la pista seguita dall'ex pm Angioni sul caso Denise Pipitone si baserebbe sulle dichiarazioni di un mitomane.

Continua il dibattito pubblico sulle ultime rivelazioni in merito alla scomparsa di Denise Pipitone. Questa volta a parlare è la criminologa Anna Vagli, che intervistata da Fanpage ha dichiarato come la pista indicata dall’ex pubblico ministero Angioni non sia in realtà attendibile, poiché si baserebbe esclusivamente sulle dichiarazioni di un ex detenuto noto per essere un mitomane. Secondo Vagli infatti, la pista più accreditabile sarebbe in realtà quella che vede il collegamento con una famiglia rom e con la bambina di nome Danas ripresa in un video girato a Milano dalla guardia giurata Felice Grieco.

Denise Pipitone, la criminologa Anna Vagli: “La pista dell’ex pm Angioni è infondata”

Parlando delle dichiarazioni rese dall’ex pm Angioni, Vagli afferma: “Onestamente, credo che le dichiarazioni dell’ex pm Angioni lascino il tempo che trovino. Se poi, come si pensa, la fonte del magistrato è un ex detenuto di origine magrebina, è opportuno precisare che il soggetto in questione è noto a Marzara del Vallo per essere un mitomane. Mitomane che, da ben 10 anni, si intrufola a vario titolo con dichiarazioni in ogni caso di cronaca eclatante. Capisce che così argomentando è difficile poter pensare che le affermazioni dell’ex magistrato possano risultare fondate. Mi permetto di aggiungere che in una fase così delicata, bisognerebbe fare molta attenzione quando si rilasciano dichiarazioni.

Denise Pipitone, la criminologa Anna Vagli: “La pista rom è una delle più accreditabili”

Sulla fondatezza della pista rom invece, la criminologa ha dichiarato: “Sì, direi che la pista rom è sicuramente una delle piste più accreditabili. La bambina ripresa da Felice Grieco potrebbe essere stata davvero Denise. E ci sono molti elementi a conforto di questa affermazione. Danas, come viene appellata, parlava italiano con un accento tipico di Marzara del Vallo e aveva un taglio sulla guancia sinistra compatibile con la cicatrice presente sul volto di Denise Pipitone. Innegabile, poi, anche la somiglianza fisica.

Denise Pipitone, la criminologa Anna Vagli: “Sequestro sviluppato in ambito familiare”

Anna Vagli infine ritiene che la vicenda del sequestro di Denise Pipitone si sia sviluppata in un ambito strettamente familiare: “Credo che sia la pista rom che quella che vede coinvolte le famiglie Corona e Della Chiave, muovano entrambe da un presupposto inamovibile: il sequestro di Denise è nato e si è sviluppato in ambito familiare. La vicenda, difatti, è tutta fondata sul rancore che Anna Corona e Jessica Pulizzi nutrivano nei confronti di Piera Maggio e di Denise, responsabili – a loro modo di vedere – di aver distrutto la loro famiglia”.