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Di Maio lascia il M5s, conferenza stampa: "Una scelta sofferta"

Luigi Di Maio

Luigi Di Maio lascia ufficialmente il Movimento 5 stelle. Il ministro degli Esteri lo ha annunciato durante una conferenza stampa a Roma.

Luigi Di Maio, durante la conferenza stampa a Roma, ha annunciato di lasciare ufficialmente il Movimento 5 stelle. Il ministro degli Esteri ha parlato di una scelta sofferta, mentre 60 deputati hanno deciso di seguirlo per iscriversi al suo nuovo gruppo.

Di Maio lascia il M5s, conferenza stampa: “Una scelta sofferta”

Luigi Di Maio ha parlato della guerra in Ucraina. “Dovevamo scegliere da che parte stare della storia. I dirigenti del Movimento hanno rischiato di indebolire l’Italia, di mettere in difficoltà il governo per ragioni legate alla propria crisi di consenso, per recuperare qualche punto percentuale, senza neppure riuscirci. La guerra non è uno show mediatico, è da irresponsabili picconare il governo. Di fronte alle atrocità che sta commettendo Putin non potevamo mostrare incertezze” ha spiegato il ministro, che ha poi annunciato il suo addio al M5s. “Quella di oggi è una scelta sofferta che mai avrei immaginato di dover fare. Oggi io e tanti lasciamo il M5S, che da domani non sarà più la prima forza politica del Paese” ha dichiarato Luigi Di Maio durante la conferenza stampa a Roma, presso l’hotel Bernini, per ufficializzare la scissione dal Movimento 5 stelle. “Da oggi inizia un nuovo percorso. Per fare progredire l’Italia da Nord a Sud abbiamo bisogno di aggregare i migliori talenti e le migliori capacità, perché uno non vale l’altro” ha aggiunto. Il ministro degli Esteri ha spiegato che nessuno vuole creare una forza politica personale, ma semplicemente intraprendere un nuovo percorso. “Non ci sarà spazio per odio, populismo, sovrani ed estremismi” ha sottolineato.

Luigi Di Maio continua a sostenere Draghi

Faccio parte del governo e credo che l’operato di Draghi sia un orgoglio e continueremo a sostenerlo con lealtà e impegno” ha dichiarato Luigi Di Maio, sottolineando di essere stato definito un “Draghiano“. “In questi mesi la prima forza politica in Parlamento aveva il dovere di sostenere il governo senza ambiguità. Abbiamo scelto di fare un’operazione verità, partendo proprio dall’ambiguità in politica estera del M5S. In questo momento storico sostenere i valori europeisti e atlantisti non può essere una colpa” ha spiegato il ministro. “Non ci possiamo permettere passi falsi, dobbiamo costruire il futuro di tutti i cittadini. Ai colleghi e amici dico: mettiamoci in cammino, insieme per il futuro, che sarà di tutti coloro che vorranno condividere questo progetto e saranno i benvenuti” ha concluso il ministro degli Esteri.