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Donald Trump condannato per diffamazione: risarcimento a E. Jean Carroll confermato

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Trump è stato dichiarato colpevole di diffamazione nei confronti della scrittrice E. Jean Carroll: la sentenza della Corte.

La giustizia americana ha emesso una sentenza definitiva che segna un capitolo importante nella battaglia legale tra Donald Trump e la scrittrice E. Jean Carroll.

Trump dichiarato colpevole di diffamazione: maxi-risarcimento per Carroll

La vicenda risale al 1996, quando Carroll aveva accusato Trump di aggressione sessuale in un camerino dei grandi magazzini Bergdorf Goodman, e le dichiarazioni pubbliche del presidente, che aveva negato le accuse definendole false e Carroll “non il suo tipo”, hanno portato alla causa per diffamazione.

Il procedimento per diffamazione è nato dai commenti pubblici di Trump, ripetuti anche sui social e durante comizi, che secondo la giuria avevano danneggiato l’immagine di Carroll dopo la vittoria della scrittrice in una causa civile separata per molestie sessuali. Nel corso degli anni, Trump aveva contestato la decisione del tribunale e il ruolo del giudice Lewis Kaplan, sostenendo di aver agito per difendere se stesso e la presidenza.

Tuttavia, la Corte d’Appello ha respinto tutte le argomentazioni difensive, confermando la condanna e il risarcimento stabilito nel gennaio 2024. La conferma della sanzione rappresenta un colpo legale significativo per il presidente, segnando un importante precedente sulla responsabilità civile per diffamazione anche per figure politiche di alto profilo.

Diffamazione confermata: Donald Trump condannato a risarcire E. Jean Carroll

La Corte d’Appello del Secondo Circuito di New York ha confermato la condanna di Donald Trump per diffamazione nei confronti della scrittrice E. Jean Carroll, stabilendo che il presidente dovrà versare un risarcimento complessivo di 83,3 milioni di dollari. La somma comprende 18,3 milioni destinati a coprire danni emotivi e reputazionali, mentre 65 milioni sono stati attribuiti come risarcimento punitivo.

I giudici hanno respinto la richiesta di Trump di avvalersi dell’immunità presidenziale, giudicando la sanzione proporzionata ai fatti straordinari del caso.