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Dl Fisco, arriva la nuova sanatoria fiscale: cosa prevede e chi potrà beneficiarne

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Approvata alla Camera la nuova sanatoria fiscale per chi aderisce al concordato biennale: tutte le regole, le aliquote previste e gli sconti per i periodi legati alla pandemia.

C’è un nuovo spiraglio per chi ha conti in sospeso con il Fisco. Una strada non facile, ma percorribile. A patto di rientrare nei criteri e accettare le nuove regole del gioco. Tra le misure più attese spicca la nuova sanatoria fiscale legata al concordato preventivo, pensata per aiutare professionisti e imprese a regolarizzare il passato con criteri più flessibili.

Una nuova sanatoria fiscale legata al concordato: chi potrà usarla (e come)

Giovedì mattina. Seduta veloce, pochi fronzoli. La Commissione Finanze della Camera dà il via libera a un emendamento firmato da Marco Osnato (Fdi), che riapre i giochi per chi ha aderito — o intende farlo — al concordato preventivo biennale 2025-2026. In pratica, si tratta di un nuovo ravvedimento speciale. Una nuova sanatoria fiscale. Valida per le partite Iva che hanno applicato gli Isa — gli indici sintetici di affidabilità fiscale — e che vogliono chiudere i conti con il passato, tra il 2019 e il 2023.

Il meccanismo è simile a quello già introdotto un anno fa: cambia la scadenza, si aggiornano i numeri. L’idea è semplice: chi si mette in regola, paga un’imposta sostitutiva più leggera. Il calcolo? Dipende dal punteggio Isa. Più sei “affidabile”, meno ti costa. Si parte da un +5% sul reddito per chi ha un punteggio di 10, e si arriva a un +50% per i contribuenti con Isa inferiore a 3. Uno scalino dopo l’altro. Anche l’Irap segue la stessa logica.

Nuova sanatoria fiscale: sconti Covid e scadenze da non perdere

Non è tutto. Per il 2020 e il 2021 — gli anni neri della pandemia — il legislatore ha previsto uno sconto extra del 30%. Solo per chi dimostra difficoltà legate al Covid. Un gesto simbolico? Forse. Ma che può fare la differenza per molte microimprese e professionisti rimasti a galla per miracolo.

I pagamenti? Due opzioni. Si può versare tutto in un’unica soluzione, tra il 1° gennaio e il 15 marzo 2026. Oppure spalmarlo in dieci rate mensili, da marzo in poi, con interessi inclusi. Il conto per lo Stato? Quasi 400 milioni nel giro di cinque anni. Una cifra importante, che però potrebbe rientrare se abbastanza contribuenti sceglieranno di aderire. La nuova sanatoria fiscale punta a dare respiro a imprese e professionisti, ma la sfida resta nella capacità di cogliere questa opportunità prima che le scadenze stringano davvero.