Un voto arrivato di notte, dopo ore di tensione in Aula. Montecitorio ha dato il primo via libera al nuovo dl sicurezza. Vediamo cosa prevede almeno nei punti salienti. Un testo corposo, 39 articoli, che rivedono il codice penale da cima a fondo. Dentro ci trovi norme che sembrano uscire da due Italie diverse.
Dl sicurezza cosa prevede: nuovi reati e norme più dure
Cosa prevede il nuovo Dl sicurezza? Da una parte la stretta sull’accattonaggio minorile, la nuova aggravante per chi commette reati vicino a stazioni o metropolitane, il reato di occupazione arbitraria degli immobili. Dall’altra, la cosiddetta norma anti-Gandhi. Sì, proprio così l’hanno ribattezzata le opposizioni. Punisce chi blocca strade o ferrovie col solo corpo. Un mese di carcere, fino a sei se lo fanno in gruppo durante una protesta.
Poi ci sono le madri detenute: qui il governo ha fatto marcia indietro. Niente obbligo di carcere, si potrà rinviare la pena o farla scontare in strutture attenuate. Ma solo se non ci sono rischi. E poi? La cannabis light diventa praticamente illegale. Dura. Cessione, lavorazione, commercio: vietati. Pure gli oli. Una scelta che ha già fatto storcere il naso a più di qualcuno.
Dl sicurezza cosa prevede: polizia, carcere e protesta
Il decreto parla anche di agenti. Body cam per le forze dell’ordine, rimborsi spese legali per chi finisce indagato durante il servizio. E i servizi segreti? Sparito l’obbligo per la pubblica amministrazione di collaborare con loro. Una mossa inattesa.
Tra gli obiettivi del Dl sicurezza anche gli attivisti No Tav e No Ponte: se la minaccia a un pubblico ufficiale serve a fermare un’opera pubblica, scatta l’aggravante. E se sporchi un palazzo pubblico per protesta? Reato. Carcere fino a un anno e mezzo. Resistenza passiva? Ora è reato pure quella. E in carcere – o nei Cpr – chi organizza rivolte rischia ancora di più. Le sim telefoniche? I migranti ora dovranno presentare un documento d’identità, non più solo il permesso di soggiorno. E si accelerano le procedure per i Cpr. Il governo vuole fare in fretta. Anche a costo di tagliare qualche passaggio.