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Draghi, desecretati i documenti delle stragi di Gladio e della Loggia P2

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Il premier Draghi ha firmato una direttiva con la quale i documenti relativi alle stragi di Gladio e della Loggia P2 sono stati desecretati.

Il presidente del Consiglio Mario Draghi ha firmato una direttiva volta a desecretare i documenti afferenti alle stragi dell’Organizzazione di Gladio e della Loggia massonica P2.

Draghi, desecretati i documenti delle stragi di Gladio e della Loggia P2

Il premier Mario Draghi ha apposto la propria firma a una direttiva con la quale ha stabilito la desecretazione dei documenti relativi alle stragi di Gladio e della Loggia P2.

La direttiva firmata dal presidente del Consiglio dei ministri, infatti, dispone in modo ufficiale “la declassifica ed il versamento anticipato all’Archivio centrale dello Stato della documentazione concernente l’Organizzazione Gladio e la Loggia massonica P2”.

Draghi, desecretati i documenti delle stragi di Gladio e della Loggia P2: la precedente direttiva

L’iniziativa del premier Draghi, destinata a consentire la consultazione del materiale da parte dei cittadini interessati, si ricollega a quanto già decretato da una precedente direttiva emanata nel corso del 2014.

La direttiva del 2014, in particolare, faceva riferimento specifico a tutta la documentazione annessa agli eventi che hanno caratterizzato le stragi di Piazza Fontana a Milano nel 1969, di Gioia Tauro nel 1970, di Peteano nel 1972, della Questura di Milano nel 1973, di Piazza della Loggia a Brescia nel 1974, dell’Italicus nel 1974, di Ustica nel 1980, della Stazione di Bologna nel 1980 e del Rapido 904 del 1984. Tutto il materiale legato ai drammatici eventi appena elencati era conservato presso gli archivi degli Organismi di intelligence e delle Amministrazioni centrali dello Stato italiano.

Draghi, desecretati i documenti delle stragi di Gladio e della Loggia P2: la decisione del premier

A proposito della più recente direttiva firmata dal presidente Mario Draghi per desecretare i documenti delle stragi perpetrate dall’organizzazione Gladio e dalla Loggia massonica P2, è stato dichiarato che il premier italiano “ha ritenuto doveroso dare ulteriore impulso alle attività di desecretazione”.

Inoltre, è stata anche sottolineata l’importanza, per quanto riguarda l’aspetto storico e la ricerca scientifica, intrinseca in una simile decisione. È stato, quindi precisato quanto segue: “L’iniziativa adottata potrà rivelarsi utile ai fini della ricostruzione di vicende drammatiche che hanno caratterizzato la recente storia del nostro Paese”.