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Elezioni politiche 25 settembre 2022, il programma elettorale di Enrico Letta e del Pd

Enrico Letta

L'europeismo da cui non si può prescindere e i tre grandi pilastri su cui riformare seriamente l'Italia: il programma elettorale di Enrico Letta e del Pd

In questi ultimi giorni di campagna elettorale per le elezioni politiche del 25 settembre 2022 è pubblico e consultabile il programma elettorale di Enrico Letta e del Pd. Il Partito Democratico ha le sue proposte per governare l’Italia assieme con temi specifici e linee comuni con gli alleati di Europa Verde, Sinistra Italiana, +Europa e Impegno Civico. Una delle parole chiave è sviluppo sostenibile e con essa ci sono transizione ecologica e digitale. Su tre pilastri i Dem parlano di obiettivi climatici “realistici ma ambiziosi con strumenti capaci di garantire una transizione socialmente equa e di rafforzare l’innovazione e la competitività della nostra industria“.

Il programma elettorale di Enrico Letta

Si punta a contrasto all’emergenza climatica, rafforzamento delle imprese, delle start-up e degli artigiani e professionisti. Poi riduzione dei costi energetici ed investimenti infrastrutturali e di mobilità sostenibile. C’è poi il pilastro del lavoro: lì di devono “ridurre i divari, dire basta al precariato, al lavoro povero e al lavoro nero“. Poi Pnrr usato per “rafforzare le politiche attive e costruire un Paese nel quale la lotta alle diseguaglianze sociali sappia coniugarsi con la lotta ai mutamenti climatici”.

Lo stipendio in più e gli stage pagati

E i punti? Uno stipendio in più con l’introduzione progressiva di una franchigia da 1.000 euro “sui contributi INPS a carico dei lavoratori dipendenti e assimilati”. Poi ci sono salario minimo contrattuale, obbligo di retribuzione per gli stage curricolari ed incentivo all’apprendistato. Pensioni ed RdC sono altri due temi caldi: “Vogliamo garantire regole eque per l’accesso alle pensioni, importi dignitosi e maggiore flessibilità in uscita dal mondo del lavoro a chi è fragile o ha svolto lavori gravosi”. Il reddito di cittadinanza va ricalibrato. Su scuola e università ci sono: aumento degli stipendi agli insegnanti, garanzia degli asili nido per chi ha un Isee basso, fondo nazionale per i viaggi d’istruzione e gratuità di mezzi pubblici. Per gli atenei bisogna potenziare l’edilizia. Fisco e tasse partono dal superare l’Irap, da una tassazione agevolata per il secondo percettore di reddito in famiglia.

Per il Pd “l’Unione Europea è insostituibile”

In politica estera vige un mantra: “Per il Partito Democratico l’Unione europea è insostituibile”, quindi nuovi trattati e allargamento, sicurezza europea ed integrazione. I due temi di sanità e gestione Covid sono molto sentiti con piano straordinario per la salute mentale, assunzioni nel Ssn e dimezzamento al 2027 dei tempi massimi delle liste d’attesa.