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Elezioni regionali 2023, il centrodestra vince in Lazio e in Lombardia con Rocca e Fontana

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Francesco Rocca e Attilio Fontana sono i nuovi presidenti del Lazio e della Lombardia: il centrodestra ha vinto le elezioni regionali 2023.

Il centrodestra ha vinto le elezioni regionali 2023 sia in Lazio che in Lombardia. Con circa la metà delle sezioni scrutinate, appare evidente la vittoria di Francesco Rocca e la riconferma di Attilio Fontana che hanno conquistato circa il 50% delle preferenze.

Elezioni regionali 2023, il centrodestra vince in Lazio e in Lombardia con Rocca e Fontana

L’affluenza alle urne per le elezioni regionali 2023 si è attestata al 40%: un crollo sostanziale rispetto al 70,63% del 2018. A fronte dell’astensionismo che ormai rappresenta un’autentica piaga per il Paese, il centrodestra esce vincitore dalle elezioni. Già a metà delle sezioni scrutinate, l’elezione di Francesco Rocca e la riconferma di Attilio Fontana appaiono evidenti. Così, il presidente del Consiglio Giorgia Meloni ha chiamato entrambi i candidati per complimentarsi.

A cristallizzare il successo del centrodestra ci sono i dati dalla IV proiezione “Consorzio Opinio Italia per Rai” e i dati del Viminale diffusi in tempo reale.

Le percentuali aggiornate

Stando ai dati pubblicati sul sito del Viminale, alle 00:01 del 14 febbraio, con 4.752 sezioni scrutinata su 5.306 nel Lazio, Rocca è in testa con il 53,90% dei voti. Per quanto riguarda i partiti che compongono la coalizione a sostegno del candidato, Fratelli d’Italia ha ottenuto il 33,71% dei voti; Forza Italia il 8,49%; la Lega l’8,42%; Lista Civica Francesco Rocca Presidente il 2,03%; Unione di Centro l’1,61%; Noi moderati – Rinascimento Sgarbi l’1,10%. Per un totale pari al 55,36%.

In Lombardia, con 9.166 sezioni scrutinata su 9.254, Fontana vince con il 54,68% dei voti. Per quanto riguarda i partiti che compongono la coalizione a sostegno del candidato, Fratelli d’Italia ha ottenuto il 25,18% dei voti; la Lega il 16,52%; Forza Italia il 7,24%; Lombardia Ideale – Fontana Presidente 6,16%; Noi moderati – Rinascimento Sgarbil’1,17%. Per un totale pari al 56,27%.

I dati che dimostrano la vittoria del centrodestra alle elezioni regionali 2023

Nel Lazio, alla luce dei dati della IV proiezione, la coalizione del candidato residente di centrodestra Francesco Rocca è al 54,2% mentre il candidato è al 52,9%. Alle ore 20:00, invece, sul sito del Viminale, il candidato è dato al 50,32%.

Sempre secondo i dati della IV proiezione, in Lombardia, la coalizione in sostegno del presidente uscente Attilio Fontanaè al 55,6% mentre il candidato è al 54,3%. Alle ore 20:00, sul sito del Viminale, il candidato è dato al 56,31%.

Secondo i dati più aggiornati pubblicato sul sito del Ministero dell’Interno, in Lazio, Fratelli d’Italia ha ottenuto il 33,91% dei voti, la Leg il 6,74% e Forza Italia il 6,30%. In Lombardia, invece, Fratelli d’Italia ha conquistato il 25,89% dei voti, la Lega il 17,07%, Forza Italia il 7,47%.

In Lazio, per la IV proiezione, la coalizione guidata da Pierfrancesco Majorino, candidato del Pd e del M5S, ha totalizzato il 33,9% mentre la coalizione ha totalizzato il 32,9%. La candidata del Terzo Polo Letizia Moratti è ferma al 10,4% e la sua coalizione al 10,1%.

Lazio, D’Amato commenta la vittoria di Rocca

In Lazio, a commentare la vittoria del centrodestra è stato il candidato del Pd Alessio D’Amato che ha tuonato: “Sarà una opposizione dura sulle questioni concrete quella che verrà fatta al nuovo governatore”.

La sconfitta dei dem era prevedibile se non annunciata. Lo stesso Partito Democratico, del resto, ha più volte ammesso di non essere più da tempo il primo partito nella Regione.

Lo stesso D’Amato, poi, ha chiamato Rocca per congratularsi per la sua vittoria. Il neogovernatore ha ringraziato l’avversario in occasione del comizio elettorale organizzato poco dopo le ore 18 di lunedì 13 febbraio.

Elezioni regionali 2023, la reazione del Pd alla vittoria del centrodestra

Con la diffusione dei dati a favore del centrodestra, non hanno tardato ad arrivare i primi commenti da parte di coalizioni e candidati sconfitti. In particolare, è eclatante il caso del Partito Democratico. Il segretario Enrico Letta, nonostante la tragedia scaturita dalle urne, ha affermato: “In un quadro politico per noi particolarmente complicato e con il vento chiaramente contro, il Pd ottiene un risultato più che significativo, dimostra il suo sforzo coalizionale e respinge la sfida di M5S e Terzo Polo. Il tentativo ripetuto di sostituirci come forza principale dell’opposizione non è riuscito”.

La lettura di Stefano Bonaccini, candidato alla segreteria dem, è invece molto più critica rispetto a quella di Letta. Il governatore dell’Emilia-Romagna, infatti, ha parlato di una sconfitta “in continuità con quella delle politiche del 25 settembre scorso, dove un Pd ridotto e un campo progressista diviso regalano un’altra vittoria alla destra, anche quando è in difficoltà”. E ha aggiunto: “Dobbiamo chiudere questo capitolo e aprirne uno nuovo, dove il Pd torna centrale e attrattivo”.

La delusione del M5S. Da Donatella Bianchi a Giuseppe Conte

Parole intrise di delusione anche quelle di Donatella Bianchi. La giornalista Rai candidata dal Movimento 5 Stelle nel Lazio, infatti, ha dichiarato: “È evidente che registriamo il successo di Francesco Rocca a cui ho già mandato un messaggio di auguri. Il nostro è un risultato insoddisfacente lontano dalle nostre ambizioni e aspettative”.

In conferenza stampa, intanto, il presidente dei 5S Giuseppe Conte ha tentato di contenere i danni causati dalle regionali. “Vedo che c’è chi suona le campane a morto per il M5s, ma io non esagererei la portata di queste elezioni. Io non faccio troppo affidamento sui sondaggi, ma poco fa ne è uscito uno che ci vede in continua crescita.

Il leader pentastellato, poi, si è scagliato contro Letta: “Io capisco che il Pd è in fase congressuale e ha i suoi problemi interni, ma ascoltare il redivivo Letta rendere dichiarazioni entusiastiche, che sembra stappare bottiglie di champagne sulla performance del Pd, francamente… Se immaginiamo in particolare il Lazio dove c’è un candidato indicato da Letta e Calenda, che consegnano la Regione al centrodestra, avrei poco da festeggiare. Ma se si accontentano così…”.

Per quanto riguarda la sconfitta alle urne che ha investito anche i 5S, il presidente pentastellato ha dichiarato: “Già da domani avremo i coordinatori territoriali che ci mancano per intavolare un dialogo con i territori molto più serrato e costante, questo è quello di cui abbiamo bisogno sicuramente – e ha aggiunto –. Il risultato non è soddisfacente ma dobbiamo continuare a lavorare, per noi contano i programmi, a noi non interessa vincere con un cartello elettorale, fermo restando che oggi cartelli elettorali non ci avrebbero portato da nessuna parte perché la somma algebrica ci avrebbe dati per perdenti. In politica conta anche la coesione, la forza delle proposte politiche e un’accozzaglia, un cartello elettorale ci avrebbe portato da nessuna parte”.