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Esplosione alla centrale di Bargi: il funzionamento dell'impianto

centrale Bargi

La centrale idroelettrica di Bargi, in cui è avvenuta l'esplosione nel pomeriggio di oggi, è la più potente dell'Emilia-Romagna: gestita e costruita da Enel nel 1975

Il lago di Suviana è un bacino artificiale costruito negli anni Venti per lo sfruttamento dell’energia elettrica infatti sul lago si affacciano due centrali idroelettriche: Suviana e Bargi.

La costruzione della centrale di Bargi

Negli anni Settanta Enel ha costruito una nuova centrale a monte, quella di Bargi, che viene alimentata anche dalle acque del vicino e sovrastante bacino del Brasimone, che è collegato al lago di Suviana da una conduttura che sfrutta il dislivello tra i due invasi, circa 384 m.

La particolarità della centrale di Bargi è che si tratta di un impianto di generazione e pompaggio che scambia, in funzione delle esigenze, notevoli volumi di acqua tra i due bacini: durante le ore di massima richiesta viene utilizzata per produrre energia elettrica mentre nelle ore di minimo carico pompa l’acqua da Suviana al Brasimone.

Funzionamento della centrale di Bargi

La dimensione della centrale è di 61 metri per 37 metri a pianta rettangolare, ed è alta 54 metri.

La centrale di Bargi è di tipo “a pozzo”, ovvero è stata costruita in profondità sulla sponda del lago, il motivo di questa scelta è che le pompe dovevano trovarsi 25 metri sotto il livello di massimo svaso del serbatoio di Suviana, e una centrale in caverna sarebbe stata più onerosa.

L’impianto della centrale idroelettrica di Bargi

Si tratta di un impianto composto da due gruppi di produzione da 165 MW ciascuno per una potenza installata di 330 MW. È il più grande a livello di potenza installata nella regione emiliano-romagnola e ha una funzione rilevante di regolazione, esercizio e gestione della rete elettrica nazionale.