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Inserisce cuscinetti a sfera nel pene: rischia la cancrena

cuscinetti a sfera

In India un 33enne è rimasto due settimane con dei cuscinetti a sfera inseriti nel pene. L'uomo ha rischiato di perdere i genitali.

In India un uomo di 33 anni ha rischiato di perdere il pene perché ha atteso ben due settimane prima di ricorrere all’intervento dei medici. A bloccare l’uomo non la paura di scoprire una qualche malattia ma probabilmente la vergogna. Il 33enne infatti aveva infilato nel pene due cuscinetti a sfera per provocarsi del piacere sessuale. Il problema è che poi non è più riuscito a toglierli.

Rischio cancrena

L’uomo alla fine è stato costretto a rivolgersi al pronto soccorso dell’UCMS & GTB Hospital di Nuova Delhi (India) perché, con il passare dei giorni, il pene aveva cominciato a gonfiarsi e a provocargli sempre più dolore. Il flusso del sangue infatti circolava sempre peggio. In un primo momento i medici hanno tentato di estrarre i due cuscinetti a sfera con del lubrificante, ma senza successo.

I sanitari avevano poco tempo però per riuscire nell’impresa. Quando giunto all’ospedale il pene del paziente era infatti quasi andato in cancrena. Si è così tentato di ridurre il gonfiore sia con dei farmaci che con mezzi manuali, ma i due cuscinetti rimanevano bloccati. Si è così proceduto ad usare una piccola sega medica per tagliare il metallo, ma anche questo tentativo è caduto nel vuoto.

Alla fine, quindi, i medici hanno deciso di utilizzare una sega elettrica circolare in grado di tagliare anche il marmo. L’operazione ovviamente è stata molto delicata, ma dopo una 15ina di minuti i cuscinetti a sfera erano stati estratti. L’intervento ovviamente è stato eseguito in anestesia e i chirurghi hanno dovuto far gocciolare dell’acqua fredda sul pene dell’uomo per evitare che si ustionasse a causa del calore del disco, visto che la lama girava fino a 200 volte al secondo. Per fortuna questa brutta esperienza non ha avuto conseguenze, e dopo un paio di settimane l’uomo ha riacquisito tutte le sue normali funzioni fisiologiche.