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Suicidio Epstein, la testimonianza: "Ho provato a scappare a nuoto"

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Bambine di 14/15 anni venivano rapite ed abusate sessualmente nelle ville di Epstein: le testimonianze di alcune vittime.

Il suicidio in carcere del ricchissimo finanziere Jeffrey Epstein ha portato ad una vera e propria ondata di polemiche in tutti gli Stati Uniti. Infatti, la sua morte difficilmente riuscirà a chiarire una volta per tutte i fatti avvenuti nelle ville faraoniche di Epstein. Secondo l’accusa, il finanziere segregava bambine di 14/15 anni nelle sue abitazioni, per poi abusarne sessualmente.

Una delle testimonianze più cruenti è stata raccontata da una delle vittime degli abusi. Secondo quest’ultima, alle ragazzine che arrivavano nella villa sulle Isole Vergini venivano sequestrati i passaporti, cosicché non potessero scappare. La vittima ha raccontato che qualcuno ha tentato ugualmente la fuga attraverso il mare: in poco tempo, però, gli aguzzini rintracciavano i fuggiaschi per riportarli nell’abitazione di Epstein.

I dettagli delle testimonianze

Gli inquirenti stanno raccogliendo più testimonianze possibili. Una tra queste racconta di stanze completamente ricoperte da foto pornografiche e di uno strano tempio nel quale si celebravano riti strani.

Nel frattempo, la procura americana sta continuando ad indagare sul suicidio del finanziere. Due guardie carcerarie sono state momentaneamente sospese dal loro incarico: entrambe sono sospettate di aver aiuto Epstein a suicidarsi. Secondo ‘Huffingtonpost‘, inoltre, anche il direttore del carcere dove era rinchiuso il suicida è stato trasferito, in attesa di giudizio.

Secondo il protocollo del carcere di New York, le guardie avrebbero dovuto tenere d’occhio Epstein, sul quale era scattato il ‘suicide watch’. Controlli speciali che, però, non sarebbero mai avvenuti. Ora si sospetta che le guardie abbiano falsificato i registri e abbiano, così, facilitato Epstein a sparire una volta per tutte.