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Turisti indiani morti in Nepal: soffocati da esalazioni di una stufa

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Otto turisti indiani sono morti in Nepal a seguito di una probabile fuga di gas proveniente dalla stufa che aveva acceso la notte per riscaldarsi.

Tragedia in Nepal, dove otto turisti indiani sono morti per sospetto soffocamento nella notte tra il 20 e il 21 gennaio dopo aver lasciato accesa una stufa a gas nella stanza dell’hotel dove soggiornavano. Tra le vittime si contano purtroppo anche quattro bambini, mentre altri sette persone presenti nel gruppo di turisti sono fortunatamente sopravvissute. Al momento le autorità locali nepalesi stanno effettuando i rilievi del caso per accertare la causa dei decessi.

Turisti indiani morti in Nepal

Le otto vittime alloggiavano in un resort a Daman, cittadina turistica nei pressi della capitale Kathmandu, famosa per le sue viste panoramiche sulla catena montuosa dell’Himalaya. Stando ai primi accertamenti appare probabile che i cittadini indiani abbiano perso la vita a seguito delle esalazioni di gas provenienti dalla stufa, che potrebbe essere stata difettosa.

Un’ipotesi avanzata anche dal funzionario della polizia nepalese Hobindra Bogati, che ha affermato: “Avevano acceso una stufa a gas per mantenere la stanza calda e probabilmente sono rimasti soffocati”. I turisti facevano parte di un gruppo di quindici persone giunte in Nepal dallo stato indiano del Kerala. I loro corpi sono stati rinvenuti privi di sensi nella stanza – che aveva porte e finestre chiuse – ma nonostante il tempestivo trasporto in ospedale con due elicotteri sono stati dichiarati morti poco dopo il loro arrivo.

L’intervento del governo regionale

Nel frattempo, il Primo Ministro del Kerala Pinarayi Vijayan ha contattato il ministro degli Esteri S. Jaishankar chiedendo al suo dicastero di fornire immediata assistenza ai familiari delle otto vittime. Analoghe dichiarazioni sono state rilasciate anche dal ministro del Turismo Kadakampally Surendran.