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Esplosione a Beirut: la causa sarebbe un deposito di nitrato di ammonio

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La causa dell'esplosione a Beirut potrebbe essere ricondotta ad un deposito di nitrato di ammonio presente nel porto della città.

Secondo il Ministero dell’Interno libanese le cause dell’esplosione che ha devastato Beirut sarebbero da ricondurre ad un deposito di nitrato di ammonio immagazzinato nel porto e confiscato circa un anno prima.

La probabile causa dell’esplosione a Beirut

Mohamed Fehmi, il titolare degli Interni, ha infatti affermato all’emittente Mtv Lebanon che “la probabile causa potrebbe essere stata l’enorme quantità di nitrato di ammonio nel porto della città“. Si tratterebbe di materiale confiscato da una nave più di un anno prima e collocato in uno dei magazzini dello scalo marittimo. Dichiarazioni, le sue, che coincidono con quanto spiegato ad un altro canale nazionale da parte del direttore generale delle dogane. Il Primo ministro libanese ha assicurato che i responsabili del gigantesco evento udito fino a circa 240 chilometri saranno puniti.

La sostanza a cui i due hanno fatto riferimento è un composto chimico usato come fertilizzante ma anche per fabbricare esplosivi. La primissima ricostruzione faceva invece riferimento ad un possibile incendio in una fabbrica di fuochi d’artificio e al soltanto successivo coinvolgimento dei materiali esplosivi confiscati.

Intanto arrivano i primi dati relativi al bilancio di morti e feriti. Il primo bollettino diffuso dal Ministero della Salute parla di 27 morti e 2.500 feriti, anche se si teme che entrambi siano molti di più. Le persone ricoverate in ospedale sono più di 500, la Croce Rossa ha fatto un appello per chiedere donazioni di sangue e l’esecutivo ha chiesto aiuto agli stati confinanti.