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Fabrizio Corona, i giudici di Milano: "Nessuna sorveglianza speciale, non è più pericoloso"

Fabrizio Corona

Arrivata la sentenza della Sezione misure di prevenzione del Tribunale di Milano per Fabrizio Corona, difeso dal legale Ivano Chiesa

Il collegio del tribunale della Sorveglianza di Milano chiamato a decidere se applicare o meno le misure di prevenzione nei confronti di Fabrizio Corona ha deciso che «sussistono i presupposti per dichiarare venuta meno la pericolosità sociale».

La decisione del Tribunale di Milano su Fabrizio Corona

Già il Pm Giovanna Cavalleri nell’udienza dei giorni scorsi aveva chiesto che per Corona non venisse applicata alcuna misura di sorveglianza. E così hanno deciso, nella giornata di oggi, i giudici del collegio presieduto da Maria Gaetana Rispoli.

Non avrà alcuna sorveglianza speciale Fabrizio Corona come invece aveva richiesto la Questura qualche mese fa. La polizia infatti aveva proposto il rinnovo della misura di prevenzione per un anno e 6 mesi con tanto di aggravamento dell’obbligo di soggiorno e di firma due volte a settimana.

Le parole di Fabrizio Corona prima della sentenza

«Mi aspetto l’oggettività, nel 2011 mi diedero la sorveglianza speciale che si dà ai criminali -ricevuta per un anno e 6 mesi- Oggi ho scontato la mia pena, faccio l’imprenditore e non sono un soggetto pericoloso. Se andrà bene potrò riavere il mio passaporto, andrò negli Usa e diventerò famoso, come non lo so, ma diventerò famoso».

Il sogno di Fabrizio Corona di andare in America

«Il passaporto non mi serve per scappare, ma per cominciare un’attività che sogno da anni, sto girando documentari per l’America»

Soddisfatto per la decisione lo storico legale Ivano Chiesa:

«Abbiamo vinto anche questa volta, ma quanta fatica!».