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Fano, morta il giorno prima della laurea: aveva 27 anni

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La ragazza è morta in ospedale, il giorno prima di discutere la tesi di laurea

Federica Polverari è morta mercoledì 15 novembre. Il giorno dopo si sarebbe laureata in Social Design. Era malata da tempo.

Morta il giorno prima della laurea

La 27enne originaria di Fano, si trovava ricoverata nell’ospedale di Verona. Nelle ultime settimane, infatti, le condizioni di salute si erano particolarmente aggravate. Tre anni fa aveva perso la cara amica Elisa Mascarucci, 24enne che nel luglio del 2020 era stata stroncata da un malore improvviso. Anche nel dolore era riuscita a ritrovare il sorriso. Federica era molto attiva nella comunità, era stata animatrice per bambini e scout. Tutti la ricordano come qualcuno sempre pronto a mettersi in gioco, che non si tirava mai indietro.

Il cordoglio della città

La comunità del Vallato si è stretta intorno alla famiglia e agli amici. Sui social si susseguono messaggi di cordoglio. La Adriatica & Borgo Volley, società in cui ha militato Federica, ha condiviso su Facebook il proprio ricordo: “Anche oggi è una triste giornata per la società. Purtroppo una della nostre ex-atlete ci ha lasciato prematuramente, Federica Polverari a soli 27 anni. Siamo uniti nel dolore alla famiglia“. Il post continua con: “Vogliamo ricordare Federica con le parole della sua allenatrice, Martina Betti: ho allenato Federica per quasi 5 anni, dall’Under 13 all’Under 16. Quando si allena una piccola giocatrice per tutto questo tempo la si vede quasi come una figlia, e se è vero che bisogna trattare tutti allo stesso modo, è anche vero che abbiamo sempre delle piccole preferenze. Per me lei era, anzi lo è ancora, una di queste

Il ricordo del parroco

Anche il parroco della parrocchia San Paolo di Fano, dove si terranno i funerali, si è unito al dolore per la perdita. Intervistato dal Resto del Carlino, don Francesco Pierpaoli ha affermato: “I giovani della sua età sono sempre stati molto uniti ed oggi sono provatissimi dalla sua morte. Dobbiamo essere capaci di stare in questo vuoto che la sua morte ha creato, per non cedere e per aprire gli occhi alla vita, al futuro, alla speranza“. Sopra al feretro di Federica era stata posta la sua tesi di laurea, che avrebbe dovuto discutere il giorno successivo alla prematura scomparsa.