Una giornata al mare che si è trasformata in un incubo. Al Lido delle Nazioni, nel cuore del comune di Comacchio, una famiglia tedesca ha vissuto il peggiore degli incubi: un bambino di sei anni morto in piscina.
La tragedia al camping: un bambino morto in piscina sotto gli occhi di tutti
Era un pomeriggio di sole, il tempo giusto per un tuffo rinfrescante. Il bimbo, accompagnato dai genitori, si era immerso in una delle piscine del camping Tahiti, in viale Libia. L’acqua non era profonda, e tutto sembrava tranquillo. Poi, all’improvviso, il bambino ha perso conoscenza. Un attimo, poi il panico. I presenti, sbigottiti, hanno chiamato i soccorsi. Il personale del campeggio ha subito iniziato le manovre di rianimazione, ma nulla ha potuto fermare quella tragedia. L’ambulanza è arrivata rapidamente, seguita dall’elicottero del 118 decollato da Bologna. Il piccolo è stato trasportato all’ospedale di Cona, ma è morto poco dopo il suo arrivo.
Il padre, sconvolto dalla notizia, ha avuto un malore. La scena si è fatta ancora più drammatica. Intanto i carabinieri di Comacchio hanno preso in mano le indagini, raccogliendo testimonianze e cercando di ricostruire quei drammatici minuti.
Indagini aperte: bambino morto in piscina, ma cosa è successo davvero?
Al momento non c’è ancora certezza sulle cause del decesso. L’ipotesi più accreditata per il bambino morto in piscina parla di un malore improvviso, forse una congestione. Ma non è esclusa neanche la possibilità di un annegamento accidentale. I dettagli sono pochi, frammentati come i ricordi dei testimoni. Sarà decisiva l’autopsia, che il pubblico ministero disporrà a breve. Solo da quel momento si potrà capire se davvero la morte sia stata causata da un malore o da altro.
Il dolore della famiglia, la paura degli altri villeggianti, il silenzio della piscina ora vuota raccontano una storia tragica e ancora avvolta nel mistero. Una vicenda che scuote la comunità e lascia un senso di vuoto che nessuno riesce a colmare. E, mentre si cerca la verità, resta solo il ricordo di un’estate che avrebbe dovuto essere spensierata.