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Filippine in emergenza: il tifone Kalmaegi lascia dietro di sé morte e devastazione

tifone filippine

Filippine colpite dal tifone Kalmaegi: stato di calamità nazionale per fronteggiare vittime, dispersi e danni ingenti.

Le Filippine sono state travolte dal tifone Kalmaegi, una delle tempeste più violente dell’anno, che ha lasciato dietro di sé morte, distruzione e centinaia di persone disperse. L’isola di Cebu e le Visayas centrali hanno subito le peggiori inondazioni degli ultimi decenni, con quartieri sommersi, case distrutte e interi villaggi isolati.

Devastazione del tifone Kalmaegi nelle Filippine

Dopo aver attraversato le Filippine, Kalmaegi si è spostato verso ovest, sul Mar Cinese meridionale, e il suo impatto è atteso per venerdì nel sud del Vietnam, con oltre 50 voli già cancellati o riprogrammati. Anche la Thailandia si sta preparando a possibili inondazioni e frane. Intanto, i meteorologi filippini monitorano un nuovo sistema in sviluppo a est di Mindanao, che potrebbe trasformarsi in un altro tifone, localmente chiamato Uwan, e colpire la grande isola di Luzon, compresa la capitale Manila, tra venerdì e sabato.

Nelle Filippine le tempeste tropicali sono frequenti, con una media di venti eventi all’anno: i tifoni, analoghi agli uragani dell’Atlantico e del Pacifico orientale, rappresentano una seria minaccia soprattutto a causa delle infrastrutture spesso fragili, causando regolarmente numerose vittime e gravi danni materiali.

Filippine sotto assedio: il tifone Kalmaegi causa oltre 140 vittime

Il territorio sta affrontando una grave emergenza a seguito del passaggio del tifone Kalmaegi, noto localmente come Tino. Secondo la Protezione Civile nazionale, le vittime accertate sono almeno 140, mentre altre 127 persone risultano ancora disperse e 82 ferite. Tra le vittime ci sarebbero anche sei membri dell’equipaggio di un elicottero militare precipitato durante una missione di soccorso.

Il presidente Ferdinand Marcos Jr. ha dichiarato lo stato di calamità nazionale, consentendo alle autorità di accedere rapidamente ai fondi d’emergenza e di distribuire beni e servizi essenziali alle popolazioni colpite. Prima dell’arrivo del tifone, erano già state evacuate circa 400mila persone, alcune delle quali provenienti da rifugi temporanei allestiti dopo il terremoto del 30 settembre scorso a Cebu, che aveva causato più di 70 morti e ingenti danni.