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Fase 2: Cerved, se nuove ondate virus 15,5% imprese a rischio fallimento

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Milano, 26 mag. (Adnkronos) - Il 15,5% delle imprese italiane è a rischio di fallimento nel caso di nuove ondate del Covid19 e di altri lockdown che potrebbero durare fino a sei mesi. La probabilità di questo scenario è “bassa”, secondo gli analisti di Cerved Rating ...

Milano, 26 mag. (Adnkronos) – Il 15,5% delle imprese italiane è a rischio di fallimento nel caso di nuove ondate del Covid19 e di altri lockdown che potrebbero durare fino a sei mesi. La probabilità di questo scenario è “bassa”, secondo gli analisti di Cerved Rating Agency, ma gli effetti potenzialmente molto pesanti: con un peggioramento così marcato dello scenario macroeconomico e un elevato rischio Paese, la probabilità di default triplicherebbe (dal 4,9% attuale al 15,5%), con punte del 22% nelle costruzioni, del 19,1% in hotel e ristorazione, del 18,9% nei servizi.

E' quanto emerge dai risultati di uno studio dell'agenzia di rating del Gruppo Cerved. L’analisi aggiorna "in senso peggiorativo la precedente, rilasciata a febbraio, in cui a rischio fallimento nel caso più drastico era un’azienda italiana su dieci". L'aumento della probabilità di default "risulterà molto differenziata", non solo per il diverso impatto del Covid19, "ma anche per le tendenze che potrebbero emergere nel post-Covid", spiega Fabrizio Negri, amministratore delegato di Cerved Rating Agency.

Secondo lo scenario più pessimistico, i settori con la più alta probabilità di fallimento sarebbero le costruzioni, i servizi di alloggio e ristorazione e le attività di supporto al settore turistico. Viceversa, quelli più resilienti, dunque con un rischio più basso, risulterebbero farmacie (6,5%), l’industria alimentare (6,8%), il commercio al dettaglio alimentare (7,9%). La percentuale aumenterà in misura maggiore per le imprese piccole (dal 10,7% al 21% per le microimprese) e meno strutturate (28% per le imprese individuali); dal punto di vista geografico, la probabilità di default è attesa in forte crescita in tutta la Penisola, con un picco del 17,8% nel Mezzogiorno (dal 9,3%).