> > Covid: Beccalossi, 'sono molto preoccupata per Brescia'

Covid: Beccalossi, 'sono molto preoccupata per Brescia'

default featured image 3 1200x900

Milano, 22 feb. (Adnkronos) - "Sono molto preoccupata per Brescia, c'è un evidente peggioramento della situazione che avverto personalmente nella vita di tutti i giorni, nella mia quotidianità". E' quanto sottolinea all'Adnkronos Viviana Beccalossi, bresciana, ...

Milano, 22 feb. (Adnkronos) – "Sono molto preoccupata per Brescia, c'è un evidente peggioramento della situazione che avverto personalmente nella vita di tutti i giorni, nella mia quotidianità". E' quanto sottolinea all'Adnkronos Viviana Beccalossi, bresciana, consigliere regionale della Lombardia e presidente dell'associazione RifareItalia. "Il mio non è un giudizio sui comportamenti ma una presa d'atto amara: purtroppo a Brescia come altrove la zona gialla ha significato il tana libera per tutti". Beccalossi è sorpresa dalla conferenza stampa del sindaco, Emilio Del Bono: "Pochi giorni fa sembrava andasse tutto bene e invece…", osserva. "Io – dice – avevo già delle perplessità. Mi basta sentire amici, parenti che sono positivi o hanno amici positivi al virus, al di là delle tabelle e dei dati quotidiani, che sono in lento ma continuo peggioramento".

La documentazione sulla situazione epidemiologica della provincia è, al momento, al vaglio del Cts nazionale. "So che Fontana, prima di mandare tutto, ha avvisato il sindaco. Credo che tra oggi e domani dovranno spiegare cosa fare su Brescia". Si aspetta una zona rossa? "Forse una zona arancione. Brescia è un provincia che supera 1,2 milioni di abitanti, più di tutta l'Umbria. Rispetto alla prima ondata si possono stabilire all'interno delle regioni delle 'micro-zone', come è stato fatto di recente con Bollate o Castrezzato". Il problema di Brescia, spiega, "è che qui succede come a Milano: tanti che risiedono in provincia vanno a lavorare in città, a fare spese in città, mandano i figli a scuola in città".

Sull'ipotesi di controlli più stretti nelle zone della Movida, con il divieto di vendita delle bevande alcoliche, "oggi è complicato fare prevenzione, tutto ciò che può aiutare a prevenire la diffusione del Covid19 va bene, sperando che serva", conclude.