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eSports: un fenomeno in grande espansione, si punta a entrare alle Olimpiadi

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Roma, 28 feb. (Adnkronos) - Un fenomeno sempre più in espansione e che nel 2019 ha visto in Italia quasi un milione e mezzo di appassionati, per un pubblico in prevalenza maschile (6 su 10), con un livello di istruzione medio alto e in larga parte di età compresa tra i 16 e i 30 anni. ...

Roma, 28 feb. (Adnkronos) – Un fenomeno sempre più in espansione e che nel 2019 ha visto in Italia quasi un milione e mezzo di appassionati, per un pubblico in prevalenza maschile (6 su 10), con un livello di istruzione medio alto e in larga parte di età compresa tra i 16 e i 30 anni. E' il mondo degli eSports che lancia la sfida per entrare a far parte della famiglia olimpiaca. Le Istituzioni sportive mondiali, su impulso del Comitato olimpico internazionale (Cio) stanno discutendo della possibilità di inserire gli eSports nell'ambito delle discipline a 5 cerchi e già durante le Olimpiadi del 2024 a Parigi potrebbero essere tra le competizioni dimostrative.

L’inquadramento degli eSports nell’ambito del diritto sportivo consentirebbe di controllare nel migliore dei modi le situazioni di rischio concernenti scommesse illecite e comportamenti illegali. E’ quanto sottolineato nella 32esima edizione del Rapporto Italia 2020 stilato dall’Eurispes sul tema degli eSports.

“I videogiocatori potrebbero, inoltre, giovare di tutte quelle forme di tutela proprie degli sportivi tradizionali -aggiunge il rapporto-, peraltro attualmente al vaglio del Parlamento per una riforma globale di tutto il sistema sportivo italiano, che ha preso avvio con la Legge di Stabilità del 2019, e che porterà alla modifica di tutta la normativa del lavoro nel settore sportivo, sia dilettantistico sia professionistico, con l’introduzione di nuove forme di tutela previdenziale e garanzie obbligatorie per i lavoratori. Far parte del Coni (Comitato olimpico nazionale italiano) significherebbe accomunare i videogiocatori agli atleti, i team di eSports alle società sportive; muterebbe la percezione negativa, per lo più basata su preconcetti, che ancora regna sul mondo dei videogiochi".