26 cittadini italiani membri della Global Sumud Flotilla fermati da Israele stanno per fare rientro in patria grazie a una procedura accelerata di rimpatrio, coordinata dall’ambasciata italiana e dal ministro degli Esteri Antonio Tajani. La vicenda, seguita con grande attenzione dalla diplomazia italiana, rappresenta un importante passo verso il rimpatrio sicuro dei cittadini italiani coinvolti.
Global Sumud Flotilla: gli altri connazionali e le attività diplomatiche
Restano invece 15 italiani che hanno rifiutato di firmare il foglio di espulsione volontaria: per loro è prevista una procedura giudiziaria che porterà all’espulsione coatta entro la prossima settimana. La Farnesina continuerà a monitorare la situazione e a fornire aggiornamenti. Tajani ha ribadito la necessità che le autorità israeliane garantiscano un trattamento rispettoso dei diritti di tutti i cittadini italiani ancora in stato di fermo, con visite consolari già programmate per verificare le loro condizioni.
In totale, fra i membri della Flotilla sbarcati a Ashdod vi sono 46 italiani, tra cui quattro parlamentari già rimpatriati e tre giornalisti, tutti in buone condizioni di salute. Dopo lo sbarco, i connazionali sono stati trasferiti al centro di detenzione di Ketziot, vicino a Ber Sheva, per le procedure di identificazione e riconoscimento. Le autorità israeliane stanno valutando l’organizzazione di voli charter per consentire il rimpatrio rapido degli altri membri della Flotilla verso capitali europee, mentre l’Italia continua a seguire con attenzione ogni fase, assicurando contatti con le famiglie e tutela dei diritti dei cittadini coinvolti.
Flotilla, 26 attivisti italiani a breve fuori da Israele: l’annuncio del ministro Tajani
Un primo gruppo di 26 cittadini italiani membri della Flotilla sta per lasciare Israele a bordo di un volo charter. Il trasferimento è stato organizzato dall’ambasciata italiana a Tel Aviv e prevede il trasporto dalla base detentiva di Ketziot alla base aerea di Ramon, nei pressi di Eilat, da dove decolleranno intorno alle 13 italiane con un aereo della Turkish Airlines diretto a Istanbul.
Qui i connazionali riceveranno assistenza dal consolato generale e, se necessario, documenti di viaggio provvisori. La partenza imminente arriva dopo che questi attivisti hanno accettato volontariamente di firmare il foglio di espulsione, ottenendo così una procedura accelerata di rimpatrio. Il vicepremier e ministro degli Esteri, Antonio Tajani, ha confermato che tutti i 26 italiani sono in buone condizioni di salute e ha sottolineato l’impegno della diplomazia italiana per garantire un rientro sicuro e rispettoso dei loro diritti.
Un primo gruppo di 26 cittadini italiani che erano sulla Flottilla sta per lasciare Israele con un charter.
Li abbiamo inseriti in un volo della Turkish per Istanbul. Sono già stati trasferiti nella base aerea di Ramon e partiranno da aeroporto di Eilat.
Gli altri 15 italiani…— Antonio Tajani (@Antonio_Tajani) October 4, 2025