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Funerali di Ornella Vanoni: il toccante gesto di Paolo Fresu tra le note dei suoi brani

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Funerali di Ornella Vanoni: un addio tra musica, emozioni, ricordi immortali e il toccante omaggio di Paolo Fresu.

La musica è stata il filo conduttore della vita di Ornella Vanoni, guidando ogni sua scelta artistica e personale. Ai suoi funerali, le note della tromba di Paolo Fresu hanno trasformato l’ultimo saluto in un tributo sonoro unico, eseguendo i brani che l’hanno resa immortale e raccontando così la sua storia e quella di un’intera generazione italiana.

Funerali Ornella Vanoni: un ultimo saluto immerso nella musica

Il commiato a Ornella Vanoni è stato inevitabilmente segnato dalla musica, compagna costante della sua lunga esistenza. Già un’ora prima della cerimonia, la chiesa di San Marco a Milano, nel cuore di Brera dove Ornella ha vissuto gran parte dei suoi 91 anni, era gremita di persone venute a renderle omaggio.

Questo luogo, famoso per aver ospitato la prima esecuzione del Requiem di Giuseppe Verdi e, più recentemente, i funerali di Carla Fracci, ha visto risuonare i dischi della cantante dagli altoparlanti di un locale vicino. Anche le lunghe code alla camera ardente, dove migliaia di ammiratori hanno voluto salutarla, testimoniano quanto la sua presenza fosse radicata nella città e nel cuore della gente.

Funerali Ornella Vanoni: il commovente gesto di Paolo Fresu dopo l’omelia

La cerimonia ha messo in luce la poliedricità di Ornella Vanoni: artista, madre, nonna, volto della televisione e soprattutto icona della musica italiana. Padre Luigi Garbini, nell’omelia, ha ricordato la profondità dei suoi testi, la sua ironia e la sincerità con cui aveva affrontato fragilità e depressione, sottolineando come le canzoni di Ornella siano parte integrante della nostra storia culturale e personale.

La musica ha poi accompagnato l’intero addio: Paolo Fresu, come da desiderio della cantante, ha suonato la tromba eseguendo L’appuntamento e un accenno di Senza fine, passando accarezzando la bara. Tra gli amici presenti anche Mahmood, che le ha portato una corona di fiori bianchi.

La celebrazione si è chiusa con la bara portata fuori tra l’intonazione corale dei presenti di “Ma, mi…”, brano simbolo del suo legame con Milano e con il pubblico. Un addio che, come la sua vita, è stato profondamente musicale e memorabile.