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Furto al Louvre, il video fa il giro del web: emergono nuovi dettagli

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Il furto al Louvre, il video svela la fuga rocambolesca dei ladri: immagini virali, indagini serrate e un bottino da milioni che fa tremare il mondo dell’arte.

Il furto al Louvre, ripreso in un video che in poche ore ha fatto il giro del mondo, mostra una fuga studiata nei minimi dettagli.

Furto al Louvre il video: la fuga in diretta

Domenica 19 ottobre, Parigi si è svegliata con una notizia da film. Le nuove immagini del furto al Louvre, pubblicate da testimoni e rilanciate da Le Figaro e France Info, mostrano due uomini in fuga.

Nel video — breve, sfocato, ma autentico — si vedono salire sul montacarichi piazzato davanti al balcone del museo. Sette minuti prima erano dentro, ora scappano…

Uno dei ladri indossa un gilet giallo, mascherina nera. L’altro, tutto di nero, ha un casco da motociclista. Scendono, rapidi, dall’elevatore sul lato fronte Senna. Poi via, due scooter, motori accesi, scomparsi tra le vie ancora semideserte. In sottofondo, una voce metallica, probabilmente di sicurezza: “Sembra che gli individui siano in scooter. Se ne stanno andando, se ne stanno andando”.

La fuga è durata meno di un minuto. Le immagini, riprese da un passante e verificate da BFMTV, sono diventate virali in rete. I social — X, Instagram, persino TikTok — si sono riempiti di commenti, teorie, sospetti. Ma la polizia resta muta. L’indagine è ancora in corso, e il bottino, stimato in 88 milioni di euro, non si trova. Solo la “Corona di Eugénie” è stata recuperata, domenica sera, ma purtroppo sembrerebbe danneggiata.

Furto al Louvre il video è virale: il valore e le ipotesi degli inquirenti

Quel diadema non è un semplice gioiello. Fu creato nel 1855 da Alexandre-Gabriel Lemonnier per l’imperatrice Eugenia de Montijo, moglie di Napoleone III. Oltre 1.300 diamanti, più di 1.100 rose, 56 smeraldi, tutto incastonato in oro cesellato. Fragile, bellissimo. “Un restauro delicato ma possibile”, ha dichiarato Laurence des Cars, direttrice del Louvre, durante l’audizione al Senato.

Intanto, la pista investigativa si fa più ampia. Le Monde e France24 parlano di una possibile connessione con la banda dei “Pink Panthers”, famosi per i colpi milionari in Europa. Ma nulla è confermato.

E mentre il Louvre cerca di riprendersi da questo sconcertante e clamoroso furto, un altro museo francese finisce nel mirino… Nella notte tra domenica 19 e lunedì 20 ottobre, ignoti hanno colpito il Museo dell’Illuminismo Denis Diderot di Langres, in Haute-Marne. Secondo Le Figaro, hanno forzato una porta, rotto una vetrina, portato via monete d’oro e d’argento trovate nel 2011 durante lavori di restauro.

Due furti in 24 ore. Francia sotto choc. E una domanda che rimbalza tra giornali e televisioni: chi c’è dietro questa nuova ondata di colpi d’arte?