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Giorgia Meloni contro i sindaci che hanno scritto a Draghi: "Senza Pudore"

giorgia meloni

La lettera aperta per chiedere a Draghi di restare al governo raccoglie consensi, ma Giorgia Meloni accusa i sindaci di star condannando l'Italia.

Giorgia Meloni ha attaccato verbalmente la coalizione di sindaci che ha chiesto al premier Draghi di ritirare le dimissioni consegnate a Mattarella.

La lettera dei sindaci rivolta a Mario Draghi

Ha superato quota 1.000 il numero dei sindaci firmatari della lettera aperta per chiedere a Mario Draghi di restare al governo. A renderlo noto è stato il primo cittadino di Torino, Stefano Lo Russo, tra i coordinatori dell’iniziativa insieme al sindaco di Firenze, Dario Nardella.

«Noi Sindaci, chiamati ogni giorno alla difficile gestione e risoluzione dei problemi che affliggono i nostri cittadini, chiediamo a Mario Draghi di andare avanti e spiegare al Parlamento le buoni ragioni che impongono di proseguire l’azione di governo».

Queste le parole della coalizione che chiede al Presidente del Consiglio dei Ministri di ritirare le proprie dimissioni.

Giorgia Meloni contro le richieste a Draghi: “Senza Pudore”

Una richiesta che ha accolto numerosi favori, ma altrettanti dissensi. Prima fra tutti la leader di Fratelli d’Italia, Giorgia Meloni, che ha accusato i sindaci firmatari della lettera di rafforzare un governo slegato e che condanna l’Italia ad un “immobilismo” politico:

«Mi chiedo se tutti i cittadini rappresentati da Gualtieri, Sala, Nardella o da altri sindaci e presidenti di Regione che si sono espressi in questo senso, condividano l’appello perché un governo e un Parlamento distanti ormai anni luce dall’Italia reale vadano avanti imperterriti, condannando questa Nazione all’immobilismo solo per garantire lo stipendio dei parlamentari e la sinistra al governo. […] La mancanza di regole e di buonsenso nella classe dirigente in Italia comincia a fare paura».

La replica di Dario Nardella, sindaco di Firenze

La risposta del sindaco di Firenze è stata puntualissima, e non priva di sarcasmo nei confronti della Meloni e del suo partito:

«L’attacco ai sindaci e ai presidenti di Regione, che sono i politici più vicini ai cittadini, dimostra un certo nervosismo e una certa aggressività da parte dell’onorevole deputata Meloni. Mi dispiace che Meloni non noti che tra i firmatari ci sono moltissimi esponenti di centrodestra. Forse Fdi spera di lucrare consensi dal caos istituzionale ed economico del Pese, ma dalla cenere si raccoglie solo cenere».