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Guerra in Medio Oriente, ucciso in un raid israeliano Shadi Barud: era il vicecapo dell’intelligence di Hamas

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Continua la guerra in Medio Oriente: il vicecapo dell’intelligence di Hamas è rimasto ucciso in un raid organizzato da Israele.

In uno dei raid ordinati da Israele nella Striscia di Gaza, è stato ucciso il vicecapo dell’intelligence di Hamas Shadi Barud. Era considerato come uno dei principali organizzatori dell’attacco dello scorso 7 ottobre.

Guerra, ucciso da Israele il vicecapo dell’intelligence di Hamas

Il vicecapo dell’intelligence di Hamas, Shadi Barud, è morto. È rimasto ucciso in un attacco aereo ordinato dall’esercito israeliano. Barud, braccio destro del capo politico dell’organizzazione terroristica Yahya Sinwar, è considerato da Israele uno dei responsabili della pianificazione dell’attentato dell’organizzazione avvenuto lo scorso 7 ottobre insieme – appunto – a Sinwar.

In merito all’uccisione del vicecapo dell’intelligence di Hamas, sul sito dell’Idf si legge: “Shadi Barud, vicecapo della direzione dell’intelligence di Hamas, è stato eliminato da un attacco aereo dell’IDF. Ha preso parte alla pianificazione del massacro del 7 ottobre e di innumerevoli altri attacchi mortali compiuti contro gli israeliani. Continueremo a colpire ed eliminare i leader e gli agenti di Hamas responsabili dei barbari attacchi”.

Ostaggi ed evacuazione degli israeliani dal confine con Gaza e Libano

Intanto, stando a quanto riferito dal ministro degli Esteri iraniano Hussein Amirabdollahian, Hamas sarebbe pronto a liberare tutti gli ostaggi civili catturati lo scorso 7 ottobre. Il ministro ha anche aggiunto che il mondo dovrebbe sostenere la liberazione di 6mila prigionieri palestinesi. È quanto riferito da Reuters.

Se da un lato persiste il problema degli ostaggi, la situazione non pare essere migliore in Israele dove circa 250mila persone hanno volontariamente deciso di lasciare le loro abitazione nelle zone situate al confine con la Striscia di Gaza e il Libano. La notizia è stata diffusa dal Ministero della Difesa.

Il dicastero ha anche spiegato che 126mila di questi israeliani hanno ricevuto una sistemazione in aree più sicure nell’ambito di un programma di ricollocamento. Contestualmente, le autorità israeliane raccomandano di mantenere l’evacuazione delle zone a rischio fino alla fine dell’anno, ha spiegato un portavoce del ministero della Difesa.

Hamas vuole maggiore sostegno da Hezbollah

Con il procedere della guerra e l’uccisione del vicecapo dell’intelligence Barud, un alto responsabile di Hamas ha detto all’Ap che l’organizzazione si aspetta un intervento più forte da parte di Hezbollah nel conflitto contro Israele.

Su questo argomento, è intervenuto uno dei membri dell’ufficio politico di Hamas, Ghazi Hamad, che ha asserito che il gruppo ha bisogno di più sostegno da parte degli alleati, incluso Hezbollah sostenuto dall’Iran in Libano.

“Hezbollah ora sta lavorando contro l’occupazione”, ha detto Hamad nell’ufficio del gruppo islamico a Beirut. “Lo apprezziamo. Ma abbiamo bisogno di più per fermare l’aggressione a Gaza, ci aspettiamo di più”.

Israele: “La manovra militare via terra a Gaza avverrà presto”

Per quanto riguarda l’operazione di terra, il ministro della Difesa israeliano Yoav Gallant in una conferenza stampa presso il dicastero a Tel Aviv ha dichiarato: “La manovra militare sul terreno avverrà non appena si saranno create le condizioni opportune”.

Gallant, inoltre, ha aggiunto che fino a questo momento Israele ha condotto a Gaza “una guerra precisa, micidiale e possente” che sta seminando distribuzione nella struttura militari sotterranee di Hamas. “Abbiamo un solo obiettivo: vincere”, ha dichiarato. E ha aggiunto: “Per Israele la liberazione degli oltre 200 ostaggi è un dovere supremo”.