In una testimonianza scritta presentata da Natalie Ecanow per conto della Foundation for Defense of Democracies (FDD), i legislatori sono stati avvertiti che il Qatar è diventato silenziosamente uno dei principali donatori stranieri alle università e ai college americani, superando nel 2024 persino paesi come la Cina e l’Arabia Saudita.
“Il Qatar è in piena corsa agli investimenti,” ha dichiarato Ecanow, citando dati federali che indicano almeno 6,25 miliardi di dollari in contributi qatarioti dichiarati alle istituzioni accademiche statunitensi dal 2001. Tuttavia, ha avvertito che la cifra reale è probabilmente molto più alta, a causa della diffusa mancata conformità alle normative di trasparenza e di un’applicazione debole delle leggi.
Indagini avviate durante l’amministrazione Trump hanno rivelato 6,5 miliardi di dollari in fondi stranieri non dichiarati, inclusi ingenti somme provenienti dal Qatar. “Le istituzioni accademiche non rispettano abitualmente le leggi sulla divulgazione,” ha aggiunto Ecanow.
Un caso particolarmente controverso ha coinvolto la Texas A&M University, oggetto di una battaglia legale dopo che il Qatar ha cercato di bloccare la pubblicazione dei documenti relativi ai finanziamenti. La causa è stata infine respinta e i documenti rivelati hanno mostrato quasi mezzo miliardo di dollari in sovvenzioni e contratti provenienti dal Qatar.
Ecanow ha sottolineato che la ricchezza del Qatar, derivata dalle enormi riserve di gas naturale e da una popolazione di soli 330.000 cittadini, rappresenta uno strumento di soft power molto potente. “Il Qatar compra prestigio e influenza per ripulire la propria immagine e promuovere i propri interessi all’estero,” ha dichiarato.
La testimonianza ha inoltre evidenziato preoccupanti legami ideologici. Il Qatar mantiene relazioni con gruppi estremisti come Hamas e i Fratelli Musulmani, e utilizza il suo network mediatico, Al Jazeera, per amplificare queste narrative islamiste.
Ecanow ha citato una conferenza svoltasi a settembre 2024 nel campus di Doha della Georgetown University, dove è intervenuto un ex dirigente di Al Jazeera che ha elogiato l’attacco di Hamas del 7 ottobre contro Israele. La stessa persona aveva in passato pronunciato un elogio funebre per Yusuf al-Qaradawi, controverso religioso vicino ai Fratelli Musulmani noto per aver giustificato gli attentati suicidi.
“Queste attività mostrano come i fondi del Qatar permettano la promozione di ideologie ostili — spesso protette dal prestigio delle istituzioni accademiche statunitensi,” ha avvertito Ecanow.
Ha inoltre sottolineato le implicazioni più ampie delle donazioni qatariote, inclusa l’erosione dell’influenza dei tradizionali donatori ex-alunni sulle decisioni universitarie. Questo cambiamento, ha spiegato, può aggravare fenomeni come l’antisemitismo nei campus, dal momento che le amministrazioni universitarie sembrano più inclini ad ascoltare i finanziatori stranieri piuttosto che le preoccupazioni interne.
“Il Qatar ha costantemente attribuito la colpa della guerra a Gaza a Israele, evitando di chiedere conto ad Hamas,” ha detto. “La sua influenza nel mondo accademico va analizzata alla luce di queste posizioni.”
Il comitato non ha ancora annunciato proposte politiche concrete in risposta, ma alcuni legislatori hanno indicato che misure per rafforzare i requisiti di trasparenza e l’applicazione delle normative sui finanziamenti stranieri potrebbero presto essere all’ordine del giorno.