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In molti comuni italiani luci spente il 10 febbraio sera: ecco perché

La fontana di Piazza Navona a Roma con le luci spente

Lo avranno notato tanti cittadini: in molti comuni italiani le luci di monumenti e palazzi sono state simbolicamente spente il 10 febbraio sera

In molti comuni italiani sono state spente le luci il 10 febbraio sera e il perché sta  nel caro bollette e nella protesta che l’Anci, l’associazione nazionale dei comuni italiani, ha voluto mettere in piedi. Un gesto simbolico per sollecitare il governo a prendere iniziative immediate e mirate che evitino il collasso delle amministrazioni locali. Ecco che quindi circa 3000 comuni hanno aderito all’iniziativa. 

Luci spente nei comuni italiani, il caro bollette strema le amministrazioni locali

Fra loro tutte le grandi città del paese: Roma, Milano, Torino, Venezia, Firenze, Napoli e Palermo. Tutte hanno messo al buio la loro bellezza perché, come spiegato in una nota Anci, “le bollette degli enti locali stanno diventando insostenibili“. Lo ha chiaro bene il presidente Antonio Decaro: “Le risposte dal governo alle nostre richieste non sono sufficienti. Evidentemente non si percepisce il rischio che questa crisi si ripercuota negativamente sui bilanci degli enti locali e di conseguenza, soprattutto, sulla possibilità di erogare con continuità i servizi pubblici ai cittadini”. 

Roberto Gualtieri e Roma al buio: “Dateci sostegno e supporto”

E fra i primi a fargli eco il primo cittadino di Roma, Roberto Gualtieri, che a RaiNews 24 ha detto: “Tutti i Comuni che pagano le bollette, i costi dell’energia per riscaldare le scuole, illuminare le strade, le piazze e gli edifici avranno un aggravio molto significativo. Stiamo per questo segnalando che sono risorse che finanziano servizi fondamentali. Chiediamo un sostegno e un supporto. Anche Roma aderisce a questo momento simbolico”. 

Palazzo Marino senza luce e Beppe Sala avverte: “Servizi a repentaglio”

Idem a Milano, dove sono stati messi al buio il Castello Sforzesco e Palazzo Marino. Il suo inquilino attuale, Beppe Sala, ha detto: “Lo facciamo per aderire all’iniziativa dell’Anci contro l’aumento dei costi dell’energia. Un rincaro che incide negativamente sui bilanci degli enti locali limitando la possibilità di erogare con continuità i servizi pubblici ai cittadini. Al Governo chiediamo ascolto e misure per il bene delle nostre comunità”. In scia con gli altri sindaci anche Stefano Lo Russo per la “sua” Torino: “Serve un intervento deciso e tempestivo del Governo a sostegno dei cittadini e dei Comuni italiani”Lui per un’ora aveva spento la Mole Antonelliana.