Questa mattina un grave incidente ha coinvolto il volo AI171 della Air India, precipitato pochi minuti dopo il decollo ad Ahmedabad, nell’India occidentale. Il Boeing 787 Dreamliner, al centro di alcune segnalazioni per presunte anomalie costruttive, è finito su una zona residenziale causando una tragedia dalle dimensioni ancora da chiarire. Le autorità e gli esperti sono già al lavoro per ricostruire le cause dell’incidente e fare luce su quanto accaduto, mentre si cerca di confermare il numero dei sopravvissuti e delle vittime.
Boeing 787 Dreamliner sotto accusa: tre ingegneri segnalano possibili difetti strutturali
Negli ultimi cinque anni, tre ingegneri avrebbero sollevato dubbi sulla costruzione del Boeing 787 Dreamliner, in particolare sulla fusoliera. Secondo le loro segnalazioni, le operazioni di fusione delle parti cilindriche avrebbero potuto danneggiare i materiali compositi, aumentando il rischio di guasti strutturali. Boeing ha sempre respinto queste accuse, basandosi su test di sicurezza effettuati internamente.
Già in passato, nel 2011 e nel 2019, alcuni Dreamliner avrebbero avuto avarie minori, risolte senza incidenti gravi. Lo scorso anno, l’ex ingegnere Sam Salehpour aveva denunciato un possibile danno ai materiali compositi causato dalla saldatura delle componenti della fusoliera. Prima di lui, nel 2019 John Barnett e nel 2023 Richard Cuevas avevano segnalato problemi simili legati a qualità e assemblaggio.
Questi segnali non confermano la presenza di difetti né un legame con l’incidente del volo AI171. Saranno le autorità a indagare, valutando anche cause diverse come errori umani o altri fattori estranei alla progettazione.
Incidente aereo in India, le prime analisi degli esperti sulla tragedia
Nonostante non ci siano ancora conferme ufficiali sulle cause, i primi elementi emersi dalle registrazioni video suggerirebbero una serie di irregolarità operative che potrebbero aver compromesso la fase di decollo. Le condizioni meteorologiche, invece, sembrerebbero essere state stabili al momento dell’incidente, quindi sono al momento escluse come fattore determinante.
Le indagini, coordinate dalla Direzione generale dell’aviazione civile indiana (DGCA), si concentrano su due aspetti rilevanti evidenziati dai filmati diffusi online: il punto di inizio della corsa di decollo, insolitamente avanzato rispetto al normale, e la possibile mancanza di flap estesi sulle ali, un elemento cruciale per garantire la portanza nelle fasi iniziali del volo. Se confermata, l’assenza dei flap suggerirebbe che l’aereo ha cercato di salire senza il necessario supporto aerodinamico. I flap aumentano la portanza a bassa velocità e durante il decollo sono solitamente impostati tra 5 e 15 gradi. Senza di essi, il velivolo deve raggiungere velocità maggiori per sollevarsi, difficoltoso con una pista corta.
Oltre a flap e punto di decollo, gli investigatori considerano anche altri fattori come carico sbilanciato, peso eccessivo, problemi ai motori o assetto scorretto. Secondo un’analisi del Telegraph, ciascuno di questi potrebbe aver contribuito al mancato guadagno di quota.