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L’ultimo penultimatum di Conte: “M5s già con un piede fuori dal governo”

Giuseppe Conte

La vicenda infinita del braccio di ferro con Mario Draghi e l’ultimo penultimatum di Giuseppe Conte: “M5s già con un piede fuori dal governo”

L’ultimo penultimatum di Giuseppe Conte è secco: “M5s già con un piede fuori dal governo”. Il problema politico è che l’altro piede nel governo ci sta e per ora non schioda. Il leader pentastellato alterna scatti di orgoglio e momenti di strategia e manda segnali continui, ma non “quaglia”. Il senso sta tutto nei concetti che Conte rilancia ormai da ore, dopo il faccia a faccia con Mario Draghi: il sostegno al governo ci sarà ma serve un cambio di passo dell’esecutivo e con esso risposte certe di Draghi entro luglio, quando cioè il Decreto Aiuti che contiene quasi tutto lo scibile dello “scazzo” sarà bello che passato al vaglio di chi deve farlo passare, perché il Parlamento ha numeri che in teorie lo consentono a prescindere.

L’ultimo penultimatum di Conte

In sunto: la presenza dei grillini nell’esecutivo è subordinata alle risposte che arriveranno da Draghi da Draghi, ma Draghi conosce la teroria del “polpo” e si è preso tempo. Nel frattempo i Cinquestelle basculano fra barricata e balcone, fra responsabilità e onore alla parola slogan del loro fondatore Grillo. Dal canto suo Conte scalpita, almeno a parole: “Servono ragioni per restare dentro il governo, vogliamo risposte vere e risolutive entro luglio. La nostra comunità sta con un piede fuori dal governo”.

“Non siamo pagliacci e non aspetteremo mesi”

Poi Conte sottolinea: “Sono sparite le cabine di regia, i testi da approvare arrivano all’ultimo momento“. E sulla perenne linea del “ni”? Conte è lapidario: “Noi non siamo pagliacci. Servono risposte, e di certo non aspetteremo mesi“. Forse.