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La storia di Caleb, decapitato al parco giochi, ancora inorridisce

Il piccolo Caleb Schwab

La storia di Caleb, 10 anni, decapitato al parco giochi, ancora inorridisce a cinque anni da quell'orrore: la zattera lo fiondò contro una rete-ghigliottina

A 5 anni dall’incidente mortale che lo uccise in una maniera raccapricciante la storia di Caleb Schwab, morto a soli 10 anni decapitato in un parco giochi, ancora commuove ed inorridisce. E lo fa perché l’incidente in cui Caleb perse la vita aveva davvero segnato l’immaginario collettivo Usa, oltre che un vero punto di svolta nella già ricca giurisprudenza attiva in merito alle attrazioni di divertimento di cui era emersa la pericolosità. Quello che della storia di Caleb ancora emerge prepotentemente sono i racconti e le immagini dei visitatori del parco acquatico di Kansas City, dove avvenne la tragedia, che impedivano alla madre di vedere il corpo martoriato di suo figlio dopo l’incidente. 

Cinque anni fa la storia di Caleb, decapitato al parco giochi: cosa accadde quel 7 agosto 2016

Ma cosa era accaduto? Il 7 agosto 2016 Caleb venne letteralmente decapitato dopo essere stato sbalzato fuori dalla zattera del Verrückt allo Schlitterbahn Waterpark, considerato lo scivolo più alto del mondo. Quell’attrazione era stata presentata al mondo come roba da record, tanto che il Guinnes World Record, in virtù di quei 51 metri da apice a base, lo aveva eletto scivolo più alto del mondo. Purtroppo Caleb ci era salito e purtroppo era stato sbalzato via a velocità fortissima dalla zattera. Il bambino era stato fiondato a quasi 40 chilometri all’ora contro una rete di protezione che, trattenendolo all’altezza del collo rispetto a quella spinta spaventosa, lo aveva decapitato. 

L’orrore che ritorna per la storia di Caleb, decapitato al parco giochi: le indagini, le perizie e le accuse

Ferite anche le persone che condividevano la postazione con la vittima, con le ossa facciali sfasciate. La perizia su quell’incidente in uno spot di divertimento aveva evidenziato come a provocare quell’orrore era stata la differenza di peso fra la parte anteriore e quella posteriore della zattera, con tutti gli occupanti concentrati in un solo punto e con una sorta di effetto-fionda. Sta di fatto che nel 2018 le indagini sfociarono in un’accusa di omicidio per Jeffrey Henry, uno dei proprietari del parco, e John Schooley, progettista dello scivolo. Il Pm sostenne che la coppia fosse sprovvista delle competenze giuste per mettere in piedi un’attrazione così pericolosa e che avesse accelerato i lavori di costruzione dell’impianto. 

La storia di Caleb, decapitato al parco giochi poi chiuso: la condanna e il ricordo dei testimoni

Alla fine a prendersi una condanna a 10 anni fu Tyler Austin, ex responsabile del parco.  Il parco acquatico venne poi chiuso definitivamente e l’acqua scivolo demolito, ma le immagini orrende e le raccapriccianti testimonianze di quei minuti orrendi di 5 anni fa sono state rievocate da alcuni testimoni oculari: “È stato un momento orribile come si può immaginare. Un incubo oltre qualsiasi comprensione. Non posso neanche provare a descriverlo”.